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Rula Jebreal, l'ultimo sputazzo alla Meloni: "Cosa scrivono di lei all'estero"

Rula Jebreal

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Rula Jebreal ormai è diventata un disco rotto. Proprio non riesce a farsi andare giù il fatto che Giorgia Meloni abbia vinto, anzi stravinto le elezioni: è la democrazia, bellezza. In barba a tutti gli italiani che hanno deciso di affidarsi alla leader di Fdi e al centrodestra, la Jebreal continua la sua campagna denigratoria, mirata a screditare la Meloni a livello internazionale.

 

 

L’ultimo attacco è partito proprio dalla sponda offertale da alcuni media esteri: la Jebreal ha infatti rilanciato alcuni testi in cui il partito della prossima premier viene etichettato come post-fascista. “La stampa mondiale - ha twittato la giornalista - definisce senza mezzi termini la coalizione di destra guidata dalla Meloni come post-fascista. L’unico a fingere di nulla è il giornale di Berlusconi che ignora i titoli del Washington Post, del Time, dell’Atlantic, dell’Economist e altri”.

 

 

Soltanto un paio di giorni fa la Jebreal si era esibita in un attacco ancora più strumentale, tirando in ballo il ranking sulla libertà di stampa. L’Italia è soltanto al 58esimo posto nella classifica mondiale e per la giornalista la colpa è, manco a dirlo, del centrodestra: “La stampa affronta le minacce della criminalità organizzata, di una coalizione neofascista e dei suoi sostenitori radicalizzati che minacciano i giornalisti con la violenza nel tentativo di metterli a tacere. Penso ai nostri colleghi italiani che vivono sotto la protezione della polizia”.

 

 

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