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Giuliano Ferrara si converte alla Meloni? "Se la facesse tornare..."

Giuliano Ferrara

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Giuliano Ferrara sembra essersi convertito a Giorgia Meloni. Nel suo editoriale su Il Foglio, l'Elefantino scrive che "il punto di partenza" di un governo "con la testa sulle spalle" sarebbe "la scelta di un ministro dell’Economia che sia un politico, come parrebbe nel caso fosse credibile il nome avanzato di Giancarlo Giorgetti". Del resto, sottolinea Ferrara che cita i dati del Fondo monetario internazionale, "ci aspetta un anno duro di recessione e inflazione" e che "la nostra unica speranza sono gli investimenti, cioè la capacità di spendere i soldi del Piano di ripresa concordato in Europa". Ora, aggiunge il giornalista, "un governo con la testa sulle spalle dovrebbe partire di qui, e una guida politica dell’economia determinerebbe una diretta e chiara responsabilità di esecutivo e maggioranza, senza equivoci e alibi e complottismi a sfondo sovranisteggiante".

 

 

E Giorgetti, "sembra in questo senso la persona giusta, a un ministro uomo di partito competente non si addice reverenza per le promesse elettorali a sfare pronunciate alla bell’e meglio prima del voto. Deve stabilire e rispettare tempi esecutivi, se non voglia uscirne con le ossa rotte, lui e la compagine di cui fa parte". In questo scenario, "anche le opposizioni avrebbero qualcosa da guadagnare da una conduzione non tecnica dell’economia italiana, e nel confronto e nello scontro con un governo in pieno possesso delle sue facoltà potrebbero cercare di uscire dal concorso di bellezza tra identità ideologiche e bellurie retoriche".

 


Insomma, conclude Giuliano Ferrara: "ora sarebbe desiderabile il ristabilimento del criterio governo-alternativa, evitando la guerra sulla parola 'pace', con le
ipocrisie di sempre del pacifismo militante, e altri psicodrammi. Se la donna di partito Meloni aiutasse un ritorno alla politica, e l’opposizione accettasse questo gioco virtuoso, sarebbe un passo avanti anche se ancora in terra incognita".

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