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Controcorrente, Luttwak avverte Meloni: "Zelensky? Le scelte sono due"

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La guerra, dopo otto mesi di atrocità, potrebbe essere arrivata a un punto di svolta. Una svolta che può prendere ogni direzione: quella dei negoziati - si pensi alle flebili aperture di Vladimir Putin e Joe Biden -, oppure quella della catastrofe nucleare. Insomma, tutto è possibile. Nel frattempo, l'Ucraina riguadagna terreno e posizioni nella sua controffensiva, mentre il presidente, Volodymyr Zelensky, da par suo chiude ad ogni tipo di negoziato, almeno fino a quando Putin sarà il presidente della Federazione russa.

 

A fare il punto della situazione, ospite di Controcorrente, il programma in prima serata su Rete 4 condotto da Veronica Gentili, ci pensa Edward Luttwak, il celebre politologo americano, uno che dice sempre quel che pensa.

E oggi, il punto sulla guerra, non può che intrecciarsi a doppio filo, per quel che riguarda l'Italia, con la situazione politica: sta nascendo un nuovo governo e questo nuovo governo, plausibilmente con Giorgia Meloni premier, dovrà prendere posizione, avere una linea chiara, quella linea che la leader di Fratelli d'Italia ha ribadito più volte. Ovvero, atlantismo duro e puro.

 

Luttwak, da par suo, ribadisce la necessità di prendere subito una linea chiara e dà atto alla premier in pectore di averlo fatto. "Giorgia Meloni ha capito che le scelte del governo italiano sono due: o dire a Zelensky di arrendersi o fornire le armi all'Ucraina". Tertium non datur. E Meloni ha scelto, con chiarezza, la strada della battaglia contro l'invasore Vladimir Putin.

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