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Cicchitto: "Berlusconi e Putin, rapporto omosessuale psicologico"

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Interviene sugli audio di Silvio Berlusconi Fabrizio Cicchitto. L'ex deputato ed ex capogruppo del Popolo della Libertà alla Camera si sofferma sull'ormai nota registrazione che vede Putin protagonista. Il leader di Forza Italia è stato registrato mentre parlava di rapporti riallacciati con lo zar, di lettere dolcissime, ma anche della guerra in Ucraina. Ai parlamentari azzurri il Cavaliere raccontava che "le Repubbliche del Donbass hanno chiesto a Putin di difenderle da Zelensky". Parole che hanno scatenato un vero e proprio polverone. Eppure per Cicchito, ospite di Tagadà nella puntata di venerdì 21 ottobre su La7, non c'è da stupirsi.

 

 

"Bisogna cercare di capire - spiega a Tiziana Panella - tra Putin e Berlusconi c'è un rapporto singolarissimo. In un certo senso si amano e si ammirano reciprocamente". L'ex di Forza Italia arriva a dire che tra i due c'è una "sorta di rapporto omosessuale psicologico, nulla di sessuale, ma si piacciono" nella loro rispettiva "diversità". Putin è quello che "Berlusconi avrebbe voluto essere in Italia". 

 

 

E in questo scenario Cicchitto si azzarda a dire che l'audio del Cav è tutt'altro che "rubato": "Non consideriamo SIlvio Berlusconi rinco****nito, tutto quello che è avvenuto è avvenuto perché lui lo sapeva. Lui sapeva" che sarebbe uscito". E allora, viene da chiedersi, perché arrivare a tanto? Soprattutto in un momento così delicato, con il centrodestra alle prese con la nuova squadra di governo. Presto detto: "Per assoluto protagonismo - conclude - e per far sapere al suo amico Putin che il suo amico Berlusconi è sempre in pista. Poi essendo concavo e convesso, dopo due ore fa una nota in cui smentisce tutto". 

 

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