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Polonia, retroscena di Dario Fabbri: "La verità sulle parole di Biden"

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Si discute dei missili che hanno colpito il suolo polacco a Omnibus. In collegamento nella puntata di mercoledì 16 novembre su La7 c'è Dario Fabbri. A lui Gaia Tortora chiede un'analisi della situazione. "È evidente che gli Stati Uniti non vogliono incolpare direttamente i russi - esordisce il direttore di Domino -. Le parole di Biden sono state chiarissime". Il presidente Usa ha infatti etichettato l’accaduto come "improbabile che sia un lancio russo". Per Fabbri "un evento del genere va stemperandosi, Washington non vuole che si peggiori la guerra già drammatica".

 

 

Insomma, nessuno vuole un conflitto Nato-Russia. "Gli americani e i russi - prosegue - stanno parlando, cercano un modo per un temporaneo cessate il fuoco, almeno per l'inverno". Dunque, per l'esperto si tenterà di "proseguire il dialogo proprio dopo questo missile". La riprova? In queste ultime settimane "gli Usa stanno premendo affinché Zelensky si apra a un dialogo".

 

 

Diverse invece le parole di Dmitry Medvedev, che su Twitter scrive che le accuse rivolte alla Russia per i missili caduti sulla Polonia provano che "combattendo una guerra ibrida contro la Russia, l'Occidente si avvicina a una guerra mondiale". Secondo Fabbri tutto questo farebbe parte di una strategia: "Il Cremlino utilizza la minaccia dell'atomica per farsi dare tutto quello che vuole", ossia i territori ucraini. Ma non solo, a suo dire serve a "corroborare il loro potere negoziale". In caso contrario, se il clima dovesse diventare sempre più teso, "anche l'Italia parte della Nato sarebbe chiamata a fare la sua parte". 

 

 

Qui l'intervento di Dario Fabbri sui missili in Polonia

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