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DiMartedì, Parenzo insulta chi vota destra: "Povero col Rolex"

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Scoppia la rissa a DiMartedì. Nella puntata del 15 novembre su La7 si discute del tetto al contante, con David Parenzo che insinua: "Il blocco sociale del centrodestra è quello lì". "Sì - interviene subito Fabio Dragoni - gli evasori?". Ma Parenzo tenta di spiegarsi meglio: "No di evasori, ma evidentemente gli elettori del centrodestra sono quelli che girano con i soldi. Io non ho mai visto un povero con il Rolex".

 

 

E ancora, perdendo le staffe nel salotto di Giovanni Floris: "Togliamo l'argomento poveri, è insultante con tutti i problemi che hanno oggi dire che giri con i soldi", prosegue Parenzo che non cenna a fermarsi: "Avere soldi non è una condanna ma chissà perché a un certo punto preferisci questi soldi non farli tracciare". Anzi, a fargli eco anche Matteo Ricci. L'esponente del Pd rincara la dose chiedendo a Dragoni "quale povero va in giro con 5 mila euro?". Il riferimento del dem è alla difesa di Dragoni, che afferma: "Questa misura incentiva l'acquisto". 

 

 

Ma le critiche di Parenzo alle iniziative del governo non sono nuove. Oltre all'aumento del tetto al contante, il giornalista ha già criticato la linea dura dell'esecutiva in fatto di sbarchi. Sicuro che alla fine "i migranti sbarcano tutti", Parenzo ha più volte puntato il dito contro Matteo Piantedosi. "Sia detto - diceva sul ministro dell'Interno -, con tutto il rispetto per le autorità politiche, civili e militari, 'lo sbarco selettivo' è una boiata pazzesca! Il Governo deve solo sperare che nessun migrante sulla nave muoia o si tolga la vita. Stanno giocando con una polveriera umana". 

 

Qui il botta e risposta Parenzo-Dragoni

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