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PiazzaPulita, Saviano sparata-choc: "Bastardi? Chi critica paga"

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Roberto Saviano torna nel luogo del misfatto, a PiazzaPulita, la trasmissione dove diede dei "bastardi" a Giorgia Meloni e Matteo Salvini. A ridosso della prima udienza che lo vede accusato di diffamazione, lo scrittore si presenta negli studi di La7. Ecco l'annuncio su Twitter: "Stasera - scrive - sarò a PiazzaPulita dove 2 anni fa ho duramente criticato Meloni e Salvini, Premier e Vicepremier che oggi portano in tribunale uno scrittore, come se avessimo pari peso. Chi critica il potere, sia esso criminale, economico o politico paga. Unica opzione il silenzio". Peccato però che quelle dello scrittore non siano state critiche, bensì insulti. Ma non solo, come detto da lui, il caso risale a due anni fa e né Meloni né Salvini erano al governo. Entrambi erano leader di due partiti, rispettivamente di Fratelli d'Italia e Lega.

 

 

In ogni caso si prevedono nuove "critiche" nella puntata in onda giovedì 17 novembre. La stessa trasmissione in un cinguettio ha sottolineato la particolare circostanza: "Roberto Saviano - si legge -, accusato di diffamazione da Giorgia Meloni per le frasi pronunciate a Piazzapulita nel 2020, sarà ospite della nostra puntata di domani sera, all'indomani della prima udienza del processo". 

 

 

Non solo, perché invece di scusarsi l'autore di Gomorra ha rincarato la dose. "Io sono uno scrittore e il mio strumento è la parola - ha detto uscito dall'aula di tribunale -, cerco con la parola di persuadere, di convincere, di attivare. La parola è ciò per cui sono qui, l'accusa è quella di avere ecceduto il contenimento, il perimetro lecito, la linea sottilissima che demarca l'invettiva possibile da quella che qui viene chiamata diffamazione. Sono uno scrittore e avendo ottenuto la libertà di parola prima di qualsiasi altra, sono deciso a presidiarla". 

 

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