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Soumahoro, l'ira della moglie: "Stipendi? Anche io aspetto gli arretrati"

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"Adesso basta, non sono lady Gucci, porto in tribunale chi mi ha diffamato": la moglie di Soumahoro, Liliane Murekatete, parla per la prima volta dello scandalo in cui è finita la sua famiglia dopo che la Procura di Latina ha aperto un'indagine sulle condizioni dei lavoratori nella cooperativa Karibu fondata da sua madre Marie Therese Mukamitsindo. Sentita dall'Adnkronos, la Murekatete ha puntato il dito soprattutto contro la stampa: "Posso capire, senza giustificarli, gli attacchi politici, ma la narrazione della maggior parte dei giornalisti è stata improntata ad un teorema fondato sulla colpevolezza certa e manifesta, con buona pace della presunzione di innocenza: colpevole io, colpevole mia madre, colpevole il mio compagno".

 

La moglie di Soumahoro, poi, ha precisato di non ricoprire più alcun ruolo all’interno della Karibu: "Il sapiente, malizioso utilizzo di espressioni quali la ’cooperativa della moglie di Soumahoro' (mentre non faccio più parte della cooperativa né come membro del Cda, né come socia né tantomeno come dipendente) o ’la cooperativa della famiglia di Soumahoro' che ha connotato sin da subito la campagna mediatica è particolarmente odioso in quanto volto a sollecitare distinguo, prese di distanza, ripudi, magari accuse reciproche". Parlando dei selfie per cui è finita al centro della bufera, Liliane si è sfogata dicendo che quelle foto risalgono al 2014-2015, quando nemmeno conosceva Soumahoro: "Aboubakar è stato messo in croce per quelle foto perché non le ha condannate pubblicamente per appagare le aspettative dei cultori dei reality show e non ha voluto parlare di mie vicende private correlate a quelle foto".

 

Sul pagamento degli stipendi ai dipendenti, la compagna di Soumahoro ha detto: "Si sorvola sul fatto che anch'io (che peraltro sono in aspettativa dall'aprile 2022) sono in attesa della corresponsione degli arretrati". Infine, sull'acquisto della casa di Casal Palocco, la Murekatete ha detto che i soldi della cooperativa non c'entrano nulla: "Il prezzo non ricompreso nella somma erogata grazie al mutuo è di provenienza lecita. E il paradosso è che la colpevolizzazione è arrivata ad un grado di intensità tale da pretendere che io debba spiegare la provenienza delle mie risorse economiche per soddisfare la curiosità pubblica. Io a questo processo mediatico non mi presto né intendo prestarmi". 

 

 

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