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Alessandra Ghisleri, com'era andata vestita ad Arcore. "E Berlusconi..."

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A Silvio Berlusconi deve tanto, forse tutta la sua carriera. Ma se Alessandra Ghisleri oggi è unanimemente riconosciuta come "la signora dei sondaggi" e corteggiatissima dai talk di ogni colore politico lo deve anche alla sua indole ribelle, andata a nozze con il fiuto del Cav. Intervistata dal Corriere della Sera, la sondaggista fondatrice di Euromedia Research parla a luno del suo rapporto con l'ex premier: "Mi ha chiamata nel 2004: una stretta collaborazione fino al 2013". Poi qualcosa è cambiato, forse si è rotto: "Alle ultime elezioni abbiamo fatto solo piccoli studi, adesso ha altri consiglieri e consigliori". 

 

 

 

Berlusconi, sottolinea, "mi ha dato delle chance rispettando quel che facevo. Ho lavorato con i consulenti di Clinton e Blair dai quali ho aspirato tutto il sapere. Abbiamo fatto passaggi storici: lo spostamento del G20 da La Maddalena a L'Aquila e il predellino". Nessun vincolo, "mentre acquisivo capacità acquisivo altri clienti". E Berlusconi, cuore da mecenate, anziché geloso "era contento, perché voleva dire che ci aveva visto giusto. Poi mi diceva: 'Tanto so che non mi voti...'".

 

 

 

 

Era vero, ed è stato questo il valore aggiunto del loro sodalizio professionale. "Era vero, non sono una yes-woman . Nel mio lavoro più sei sincero più aiuti il tuo committente". L'immagine simbolo del loro rapporto, un incontro organizzato all'ultimo momento. "Mi chiamò di sabato: 'Vieni ad Arcore'. Ero in giro, non ero vestita perbene, ero giovane e creativa. Non ci fece caso, disse: 'Siediti e ascolta'". Lei ovviamente ha ascoltato, perché "ascoltare è una dote rara. Berlusconi ce l'ha". Unico momento di frizione? Per una battuta del Cav: "Una volta, per gioco: mi ha chiesto uno sconto di 1.000 euro per un sondaggio".

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