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Rula Jebreal la spara: "Soumahoro linciato. E la Montaruli...", diluvio di sfottò

Alessandro Gonzato
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Mancava questa, e mancava soprattutto al “povero” Aboubakar Soumahoro il quale ormai gode della credibilità del pendolino del compianto Maurizio Mosca e quando parla alla Camera, attorno, ha il deserto del Sahara perché nessuno vuole entrare nell’inquadratura, e figuriamoci ora che (probabilmente) a sua insaputa ha assunto come avvocato difensore Rula Jebreal, giornalista-santorina delle cause perse. Su Twitter la principessa del foro ha cinguettato: «Paragonate il linciaggio mediatico a cui è stato sottoposto Soumahoro che peraltro non è nemmeno indagato...vs Montaruli, sottosegretaria di Fdi condannata in via definitiva: ha usato (Montaruli, ndr) 25mila euro di soldi pubblici per acquistare vestiti griffati Hermès e cristalli Swarovski». Poi la Jebreal ha pubblicato una foto di Soumahoro che dice «essere neri in Italia pesa molto» e vabbè. D’accordo, paragoniamo.

 


 

MOGLIE E SUOCERA
La Montaruli s’è dimessa da sottosegretario all’Università, e Soumahoro no, al massimo ha lasciato il gruppo di Verdi e Sinistra (Bonelli e Fratoianni) ed è entrato nel (fritto) Misto, dove non deve nemmeno più versare la quota al partito e quindi alla fine ci ha guadagnato. Soumahoro non è indagato? Certo, ma moglie e suocera sì - a vario titolo- perla gestione delle cooperative che si occupavano dell’accoglienza dei migranti e di lavoro e invece - stando alle accuse- molti lavoratori anche immigrati non sono stati pagati (la suocera ha già ammesso numerose mensilità non versate), la procura di Latina ha sequestrato 639mila euro ritenuti legati a reati tributari, di mezzo ci sono contestazioni di fatture false, per il gip «un collaudato sistema fraudolento», e avanti così.

 


Soumahoro è stato candidato ed eletto dalla sinistra come simbolo delle battaglie degli immigrati e dei braccianti, è entrato in parlamento esibendo gli stivali sporchi di fango e insomma, dopo quello che è emerso e sulla scorta anche delle insinuazioni (che non sono capi di imputazione, per carità) che gli muovono nei ghetti del Foggiano («che fine hanno fatto i soldi della raccolta fondi per i bimbi di San Severo?») forse un passetto indietro avrebbe anche potuto farlo, almeno un’autosospensione per un po’. Niente. La Montaruli ha usato 25mila euro di soldi pubblici? Infatti è stata condannata, e già prima dell’inizio del processo - lo ha dichiarato sabato- aveva restituito il doppio della somma. Le va dato un premio? No, ma ha mostrato dignità. Sono tanti, su Twitter, gli utenti che ritengono il paragone della Jebreal credibile come le lacrime di Soumahoro dell’ormai mitologico video in cui accusava tutti di avercela con lui non perché è piccolo non lo è - ma è nero.

 

LA VILLETTA
Molti si chiedono se sia peggio essersi fatti rimborsare cene e borsette o non aver retribuito persone che si sono spaccate la schiena. È chiaro che l’improvvisato e improvvido avvocato Jebreal ha pensato più a se stessa, alla propria visibilità che al bene del “cliente”, e quindi anche se Aboubakar è immacolato, non sapeva nulla degli affari di famiglia, ha veramente comprato una casa da 400mila euro coi proventi del suo libro che ha venduto appena 9 copie mentre il suo reddito (2021) segnava 9.150 euro all’anno, ecco che la paladina della sinistra che piace alla gente che piace ha scatenato nuovamente il popolo. «Il linciaggio lo ha voluto lui», scrive un utente, «facendosi prestare gli stivali che non ha mai usato, facendo video patetici, rispondendo “io non ne so nulla”... Ma di che blateri?». Un altro, Gianluca, ha commentato che «altri esponenti politici hanno umiliato l’Italia con trolley, mazzette, regali e Coop... Ma da lei non hanno avuto la stessa attenzione». Qatargate e dintorni. E ancora: «Soumahoro viene accusato di un’altra cosa: falso moralismo, tipico della sinistra radicale». Abou dovrebbe prendersela con Rula più che sbandierare accuse di razzismo. In questo caso ci schiereremmo apertamente dalla sua parte, in quanto vittima.

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