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Vauro-choc: "I rom rubano? Nella cultura cristiana c'è lo sterminio"

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A Dritto e Rovescio, nella puntata di giovedì 13 aprile su Rete 4, prosegue il dibattito sulle borseggiatrici rom. A prendere la parola nello studio di Paolo Del Debbio, Vauro Senesi. Per lui "si fa bene a parlare di rom, di sinti". Poi il vignettista mostra "il triangolo marrone che ho sulla maglia": "Era attaccato sulle casacche dei deportati sinti e rom nei campi di sterminio". "Ma che c'entra?", interviene subito Giuseppe Cruciani mentre Vauro prosegue: "Sono morti più di mezzo milioni di rom e sinti. La motivazione era che erano asociali, non si integravano e per questo sono stati disintegrati".

 

 

E ancora: "Per loro erano parassiti, un problema della società. Nel senso comune era passata l'idea che loro fossero diversi, si sono disinteressati dei forni crematori". "Ma che paragone è? - tuona ancora Cruciani -. Non c'è alcun genocidio in atto". Infine Vauro si scalda superando ogni limite: "Nella cultura rom c'è il furto? Allora in quella cristiana c'è lo sterminio". 

 

 

Eppure Cruciani di fronte alle pesanti accuse non rimane a guardare: "Nessuno vuole sterminare o uccidere la popolazione rom", però "esiste un problema. So che tu vuoi portarlo su un piano storico, ma la storia non c'entra nulla. Parliamo di una cultura dell'illegalità. L'illegalità legata ai rom esiste e non possiamo negarlo. Però si può risolvere nel tempo, magari dicendo che rubare non serve".

 

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