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Otto e Mezzo, Scanzi insulta Giorgia Meloni: "Se la si va ad ascoltare..."

Andrea Scanzi

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Fango su Giorgia Meloni arriva più puntuale che mai da Otto e Mezzo. Ospite di Lilli Gruber nella puntata di mercoledì 24 maggio su La7, Andrea Scanzi critica il premier. Il motivo? La candidatura di Chiara Colosimo all'Antimafia. Proprio l'esponente di Fratelli d'Italia è finita al centro della polemica per una foto con Luigi Ciavardini, terrorista ed esponente del gruppo eversivo d'ispirazione neofascista Nuclei Armati Rivoluzionari.

 

 

A Scanzi ben poco importa della spiegazione della Colosimo: "Non riesco a riservare a questo governo serietà. Non è una conoscenza occasionale quella della Colosimo. Quando la Meloni va dritta serenamente ci dice 'me ne frego, ho vinto le elezioni e piazzo le mie donne e i miei uomini dove voglio'. Non mi stupisce, stiamo parlando di Fratelli d'Italia". Frase che porta in tempo record alla solita accusa a FdI, ossia quella di essere nostalgica del fascismo: "Se la si va ad ascoltare non è che è diventata la Thatcher. Dietro alla Meloni c'è una classe dirigente che ti fa pensare che la sua destra abbia fatto i conti con il passato? Io non credo".

 

 

E a stretto giro arriva la precisazione di Brunella Bolloli: "Ma la Colosimo non ha mai negato di conoscere Ciavardini. Lei si è trovata con la sua associazione". Come spiegato dalla diretta interessata, infatti, "io non ho nessuna amicizia. Ho semplicemente espletato, nelle mie funzioni di consigliere regionale (del Lazio, ndr), quello che mi era concesso e che era anche dovuto, cioè incontrare persone che sono state o sono detenute". La deputata ha detto di conoscere l'ex terrorista "esattamente come lo conoscono moltissimi altri eletti di altre appartenenze politiche, poiché lui è in un’associazione che si occupa, come da articolo 27 della Costituzione, del reinserimento di altri detenuti nel momento in cui hanno scontato le loro pene". 

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