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Cremaschi fuori controllo: "Magari ci fosse più odio", rivolta a La7

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"Questa dell'odio sociale è una sciocchezza", spiega Giorgio Cremaschi, ex sindacalista della Fiom oggi in politica con Potere al popolo. Saggio? Al contrario: basta un secondo, al rossissimo ospite di Magnani a L'aria che tira Estate, tornato su La7 dopo la pausa  di Ferragosto, per sconvolgere tutti. "Magari ce ne fosse di più di odio sociale dei poveri contro i ricchi, ce n'è ancora troppo poco in questo Paese". Mentre getta benzina sul fuoco dallo studio in cui è collegato, in studio tutti sbuffano e protestano per parole che sembrano uscite dagli anni Settanta, in odore di piombo. "Si assume il peso di queste responsabilità", si dissocia saggiamente il conduttore.
 

 

"Magari ci fosse più odio sociale". Cremaschi fuori controllo, guarda il video di La7

 

Cremaschi prende spunto per il suo "ragionamento" da un servizio sulle vacanze dorate dei ricchi, contrapposte alle difficoltà di chi non può permettersi le ferie: "Ho visto gente che spende 50mila euro in una sera a Porto Cervo, i ricchi ci sono e i soldi ci sono". Quindi allarga il raggio del suo attacco: "Le spiagge sono e devono restare un bene pubblico. "Sono contrario all'idea delle aste al posto delle concessioni, le multinazionali fanno peggio e l'abbiamo visto. Bisogna restaurare l'intervento pubblico e i concessionari devono pagare le tasse in proporzione a quello che guadagnano".

"Mi faccia dire una cosa, Magnani", aggiunge Cremaschi. "Qualcuno mi dirà che è roba da Unione sovietica, ma il problema è il contrario. Restaurare il pubblico, ma c'è sempre a destra qualcuno più a destra che lo accusa di essere comunista".

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