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Lilli Gruber versione-terminator: "Il maniaco? Ginocchiata dove fa più male"

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Lilli Gruber non usa mezzi termini. Non lo fa alla conduzione del suo Otto e Mezzo così come quando si siede dall'altra parte del tavolo, ospite di altri conduttori. È il caso del nuovo programma di Massimo Gramellini, In altre parole, in onda domenica 24 settembre su La7. Qui la giornalista commenta la molestia subita da una giornalista in Spagna durante un collegamento televisivo.

"Lo avrei colpito dove fa più male, senza esitazione. È sufficiente una ginocchiata, basta pochissimo". Secondo il volto di La7 c'è un peggioramento della nostra società relativo ai comportamenti dei singoli e della collettività: "Succede oggi e non 40 anni fa, quando io facevo l’inviata. L’estrema sessualizzazione di ogni cosa, rende le persone, soprattutto i più giovani, più frustrati e aggressivi". 

 

 

Un problema che ha vissuto sulla propria pelle: "Era impensabile che potessi essere una giornalista, non mi sentivo presa sul serio perché facevo la giornalista non l’annunciatrice. Mi arrabbiavo molto all'epoca. Il nostro paese ha ancora una cultura profondamente maschilista e oggi rischiamo di tornare indietro sul fronte dei diritti delle donne". La vicenda a cui ha fatto riferimento Gruber è alla collega spagnola Isa Balado. La giornalista stava facendo un servizio a Madrid sul caso dei negozianti arrestati per aver picchiato un ladro che aveva cercato di derubarli. Era nel bel mezzo di un collegamento live quando un uomo le si è avvicinato da dietro e le ha toccato il fondo schiena, chiedendole per quale programma lavorasse. A intervenire immediatamente è stato il mezzobusto in studio, ma lei ha preferito proseguire nel suo lavoro. 

 

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