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Marco Minniti, allarme-terrorismo: "Alto rischio, l'emulazione dei martiri"

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"Paesi come l'Italia e la Francia sono esposti ad attacchi terroristici?". Tiziana Panella ci va giù diretta, chiedendo a Marco Minniti quali possano essere le conseguenze dell'attacco di Hamas ai danni di Israele. E l'ex ministro dell'Interno, ospite di Tagadà nella puntata di mercoledì 11 ottobre su La7, non attende prima di replicare: "Quando c’è una guerra con modalità terroristiche e una motivazione fortemente religiosa è forte il rischio di una ripresa del terrorismo internazionale".

D'altronde, spiega, "l'Islamic State è diventato tale con la guerra in Siria". Ovviamente, "si tratta di scenari differenti, ma il rischio di una ripresa del terrorismo internazionale è molto alto perché nel momento in cui ci sono i 'martiri', questi evocano l’emulazione". Tanti gli attacchi del terrorismo islamico: da Parigi fino a Barcellona. "Ma l'Italia no", interviene la conduttrice mentre Minniti precisa: "Quelli che hanno fatto quegli attacchi non venivano dalla Siria o dall'Iraq, erano figli della nostra Europa, figli di una sbagliata o mancata integrazione. Le politiche di integrazione sono fondamentali per la nostra sicurezza".

 

 

Per quanto riguarda l'Italia, "io c'ero e diciamo che non ha subito attacchi", afferma prima di dire di parlare "con una certa prudenza perché sono molto scaramantico". Tuttavia c'è un dato: "Quello che è successo tra il 2013 e il 2016 in Italia... Ci sono capacità, ci sono capacità della polizia, della magistratura, dell'intelligence. Questo è un patrimonio del nostro Paese". Da qui l'appello a maggioranza e opposizioni: "In questo momento non si divida profondamente il nostro Paese, il momento è delicato, bisogna valorizzare la capacità di prevenzione e risposta". 

 

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