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Giuliano Ferrara contro i cortei pro-Palestina: "Chi è davvero quella gente in piazza"

Giuliano Ferrara

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La verità è che "le piazze per il cessate il fuoco sono le piazze dei guerrafondai". È il titolo dell'editoriale di Giuliano Ferrara su Il Foglio che picchia durissimo chi non si schiera dalla parte di Israele. "Se la Grand Central Station di New York e la piazza di regime a Istanbul, agli ordini di Erdogan, si riempiono nello stesso giorno di folle che gridano 'Not In My Name', questo che cosa significa?", si chiede il giornalista. E la risposta è semplice: "Significa che virtù e conoscenza scompaiono, che viviamo come bruti, come struzzi".

Quindi il fondatore de Il Foglio cita Dennis Ross, "uomo di governo del mondo democratico americano, conoscitore per esperienza diretta del medio oriente", il quale "ha scritto un articolo magistrale sul New York Times per dire l’ovvio", ovvero che "Hamas non può e non deve cavarsela, sarebbe la vittoria del terrorismo e dell’Iran che assembla una vasta alleanza sicaria per annientare Israele".

 

 

E "l'unico modo per impedire la vittoria di quelli del pogrom del 7 ottobre, l’unico modo per respingere l’attentato alla pace di ogni giorno costituito dall’offensiva dell’islam politico-terroristico", conclude Giuliano Ferrara, "è che Tsahal entri a Gaza e snidi ed elimini gli uomini e le strutture e infrastrutture di comando operazionale di Hamas". Non ci sono altre soluzioni, bisogna sconfiggere Hamas. Punto. 

 

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