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Palazzo Grazioli senza Berlusconi? Emerge tutta la verità sul lettone di Putin

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Con l'addio a Silvio Berlusconi, ecco che "cade" anche Palazzo Grazioli, la storica residenza romana del fondatore di Forza Italia. Già, perché laddove abitò il Cavaliere sta per trasferirsi la sede dell'associazione stampa estera. Una vicenda emersa qualche giorno fa e della quale è tornata ad occuparsi Repubblica, con un (velenosetto) articolo firmato da Filippo Ceccarelli.

"Se le mura dei palazzi hanno un’anima e i loro ricordi un qualche effetto sugli individui, una tempesta emotiva attende i giornalisti dell’Associazione della stampa estera, circa 300 iscritti, che fra un paio di mesi andranno a lavorare al piano nobile di Palazzo Grazioli, la cui denominazione e la cui spaziosa memoria sono indissolubilmente legate al periodo aureo del berlusconismo", premette Ceccarelli nel suo pezzo.

Dunque un viaggio per le stanze del "palazzo romano polveroso e appena un po' tetro". Poi i riflettori puntati sull'arredamento, "un caotico ammucchiarsi di obelischi, arazzi, ninnoli, bei quadri che convivevano con evidentissime croste e coppe del Milan". Ecco, ma in questa casa c'è anche quello che viene identificato come il famigerato "lettone di Putin", quel chiacchierato letto matrimoniale in cui avrebbe dormito Vladimir Putin, appunto, negli anni ruggenti dell'amicizia tra i due.

 

Ed ecco che su Repubblica si legge che "in realtà a dar retta a un incrocio di testimonianze" il lettone in questione "non esisterebbe proprio, era un giaciglio king size che il Cavaliere si era fatto costruire sulla base di un quadro, questo sì regalato dall'autocrate russo", si conclude il peculiare resoconto.

 

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