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Vannacci sotto inchiesta, Nicola Porro contro i magistrati: "Ho una domanda per voi"

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Un tempismo molto sospetto: il giorno successivo alla sua nomina a comandante operativo delle forze operative dell'esercito, ecco che al generale Roberto Vannacci viene notificata un'inchiesta interna per ragioni disciplinari, dovuta al suo controverso libro, Il Mondo al contrario, caso editoriale (e politico) della scorsa estate.

Già, come detto il tempismo desta più di un sospetto. E proprio su questo punto insiste Nicola Porro nella copertina di Stasera Italia, il programma che conduce su Rete 4, nella puntata di lunedì 4 dicembre. "C’è questa storia un po’ kafkiana del generale Vannacci, tutti lo conoscete, il suo è stato il caso editoriale dell’anno, lo abbiamo invitato in tante trasmissioni televisive, però nel giorno in cui viene nominato capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri, un nuovo incarico che pare non sia una promozione, parte un procedimento disciplinare nei suoi confronti", premette Porro.

Quindi il giornalista sottolinea: "Esattamente nello stesso giorno". E ancora: "Vannacci evidentemente ha scritto delle cose nel suo libro che non piacciono a molte persone, come invece piacciono a tante altre, tant’è che è diventato un caso editoriale. E’ un funzionario dello Stato e su questo il segretario del Pd, Elly Schlein, ha detto cose diverse da quelle che dice Vannacci, visto che in lui ha individuato un rischio. Di questo si indagherà nel procedimento disciplinare che lo riguarda", ricorda Nicola Porro.

 

 

Dunque, si rivolge al pubblico: "La domanda che voglio fare a tutti voi che siete a casa è la seguente. Se un generale dell’esercito si permette di scrivere un libro su qualcosa che peraltro non riguarda esattamente la sua funzione, perché Il mondo al contrario è una sua visione del mondo, dal green alla famiglia, cose che hanno poco a che vedere con le attività operative di un generale dell’Esercito italiano, per quale motivo la stessa prudenza, lo stesso obbligo, lo stesso atteggiamento dovrebbero averlo un grande numero di magistrati, che sono come Vannacci funzionari dello Stato, che come Vannacci vengono pagati dai contribuenti, che come Vannacci hanno un ruolo delicato, forse ancora più delicato nel decidere la vita di noi che possiamo essere sottoposti alle questioni della giustizia", conclude Nicola Porro. Come la pensi, insomma, è chiarissimo. E lo spiega ancora meglio il titolo del suo editoriale: "Solo Vannacci non può scrivere libri". In effetti...

 

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