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Flavio Briatore, colpaccio a Cortina: fa impazzire la sinistra con "El Camineto"

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Mari e monti. No, non è una nuova ricetta del menù proposto ai suoi ospiti, è la nuova strategia aziendale di Flavio Briatore che ha comprato dalla famiglia Melon la storica baita-ristorante El Camineto di Cortina d’Ampezzo per gestirla come gruppo Majestas.

"Crediamo fortemente in Cortina, località che andrà a competere a livello internazionale con le migliori stazioni sciistiche e che ospiterà le Olimpiadi nel 2026. Sarà una bella sfida", ha detto Briatore già proprietario del Billionaire, Twiga e Crazy Pizza, e dei brand in licenza Cipriani Monte Carlo, Cova Monte Carlo e Cova Doha. Spiega Ugo Cennamo sul Corriere del Veneto che il debutto della nuova gestione del locale ci sarà stasera, 6 dicembre, e rappresenta una svolta epocale: da una parte la superba cucina costruita sulla sapienza tramandata attraverso vent’anni di lavoro umile e talentuoso di una famiglia ai fornelli, dall’altra la cultura scintillante di questo inizio millennio, un sapiente uso delle strategie di marketing per attrarre la clientela non tanto, o meglio non solo, per la qualità dell’offerta, ma per quel desiderio diffuso che porta i più a voler essere là dove il jet set è di casa.

 

 

Il Corriere del Veneto dà conto anche della nostalgia fra i clienti storici della Perla delle Dolomiti legati a quella passione che portava Romeo e Orietta Melon a passare venti ore al giorno nel loro locale, trattando i propri collaboratori come fossero di famiglia e curando con amore ogni singola portata. Ma Briatore rassicura tutti garantendo che "l’unione tra la tradizione e i valori rappresentati da ‘El Camineto’ e l’esperienza e la professionalità del management di Twiga Forte dei Marmi, che si occuperà della gestione, saranno una formula vincente". In cucina, per offrire la continuità dei sapori e dei profumi, lo chef Riccardo Rasina. Di certo mancherà il fatto che non ci sarà nessuno dei Melon ad accogliere e a salutare vecchi e nuovi amici della baita ristorante. E, altrettanto certo, da sinistra guarderanno l'inaugurazione con la solita spocchia...

 

 

 

 

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