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Giorno della Memoria, la nota stonata sono Repubblica e Massimo Giannini

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Nel Giorno della Memoria, al Quirinale, un discorso di alto livello di Sergio Mattarella: una spinta al lavoro delle istituzioni del presente perché gli orrori dell'Olocausto non accadano mai più. Poi Giorgia Meloni, che ha ricordato quanto fatto dal governo contro l'antisemitismo, condannando "la malvagità del disegno criminale nazifascista e la vergogna delle leggi del 1938". Ma in questo scenario di armonia istituzionale c'è una nota stonata: Repubblica, il trombone di Massimo Giannini, che ancora una volta offre letture distorte. Il bersaglio di Repubblica? La riforma costituzionale del centrodestra, il premierato. Già, per Giannini e compagni il popolo che vota è una disgrazia...

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