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Gad Lerner veleno su Piantedosi: "Manganello facile, abituatevi"

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"Abituatevi. Schedature per chi manifesta. Manganello facile. Così l'Italia si sta ungherizzando": Gad Lerner lo ha scritto sul suo profilo su X, puntando il dito contro il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Sullo sfondo l'identificazione da parte della polizia di alcuni cittadini che a Milano hanno onorato la memoria di Alexei Navalny, l'oppositore russo morto il 16 febbraio in carcere, lasciando dei fiori sotto la targa di Anna Politkovskaya. La polemica di Lerner non tiene conto, però, delle parole del ministro, che ha già smentito e stroncato ogni dietrologia: "È capitato pure a me nella vita di essere identificato, non è un dato che comprime una qualche libertà personale".

"L'identificazione delle persone è un'operazione che si fa normalmente nei dispositivi di sicurezza per il controllo del territorio, il personale mi è stato riferito che non avesse piena consapevolezza", ha spiegato ancora Piantedosi, negando così le strumentalizzazioni di chi aveva criticato quel controllo di polizia. Con le sue parole, però, Lerner - come fa notare il Giornale - non se l'è presa solo con il governo ma indirettamente anche con le forze dell'ordine. Che in realtà lavorano ogni giorno con dedizione e serietà.

 

 

 

Nelle scorse ore, a criticare il titolare del Viminale è stato anche il senatore del Pd, Filippo Sensi: "Se per il ministro Piantedosi identificare persone che portano un fiore per Navalny è normale, prendere documenti e generalità non comprime le libertà personali, allora il problema non sono gli agenti e l’abuso di potere in uno stato di diritto. Il problema è Piantedosi".

 

 

 

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