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Scamarcio, "siamo in pericolo, cosa abbiamo accettato": il veleno sul "potere che ci governa"

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"Un po' di patriottismo ci sta, ma solo quello che include le differenze, non quel patriottismo stupido contro gli altri. Un patriottismo inclusivo": Riccardo Scamarcio lo ha detto in un'intervista a La Stampa. Poi, parlando dei recenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine a Pisa e Firenze, l'attore ha detto: "Ogni repressione del libero pensiero è sbagliata. Il potere che ci governa – in tutto l'Occidente – vuole che le persone non pensino, che consumino e basta. C'è un pensiero unico che ci viene propinato dalla mattina alla sera, neanche più i giornali e i telegiornali sono liberi". 

Poi la sparata: "La repressione vista a Pisa mi ha ricordato quella del G8 di Genova, evento che ha distrutto la libera manifestazione di piazza e la partecipazione di ragazzi e famiglie nel contestare le scelte deprecabili dei potenti. Da allora è passata l'idea che si possano reprimere le manifestazioni in modo violento. Sono convinto che siamo in pericolo, abbiamo disarticolato l'architettura democratica accettando di vivere e votare con una legge elettorale anticostituzionale".

 

 

 

Infine, parlando del cinema in Italia, Scamarcio ha detto: "Rimpiangiamo Petri e Pasolini tutti i giorni, come Rosi e Scola. Oggi abbiamo Bellocchio, che è più esistenzialista. Abbiamo avuto film sul G8 come Ora o mai più di Lucio Pellegrini, che ho interpretato anche io, e Diaz di Daniele Vicari. Il cinema è la rappresentazione del Paese, il suo specchio: se alcune persone sono ancora interessanti e fanno buoni film significa che c'è una parte di italiani che ha ancora qualcosa da dire e la capacità di farlo. Puntiamo a difendere questa parte, aprendo anche alle nuove generazioni". 

 

 

 

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