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In Onda, Senaldi stronca Calenda: "Un algoritmo indecifrabile"

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Prima l'abbraccio in campo, all'Aquila alla Partita del cuore. L'abbraccio è quello tra Matteo Renzi ed Elly Schlein. Poi l'intervista dello stesso Renzi, che propone un'alleanza con tutti, dal Pd, suo ex partito, al M5s. Insomma, qualcosa a sinistra si muove. Ma Carlo Calenda, ex alleato del leader di Italia Viva e a sua volta leader di Azione, non gradisce. E tanto per cambiare picchia durissimo proprio contro Renzi.

Di tutto ciò se ne parla a In Onda, il programma condotto da Marianna Aprile e Luca Telese su La7, dove nella puntata di venerdì 19 luglio, ospite in collegamento, ecco Pietro Senaldi, condirettore di Libero. Telese riflette: "I simboli non arrivano mai casualmente. A me non colpisce Renzi, che sente il vento della Francia e si sta riposizionando. A me colpisce semmai il passaggio sprezzante con cui Calenda ha paragonato Elly Schlein ai nazisti dell'Illinois, per poi dire che si colloca al centro perché quello spazio è libero. Quale dei due centri avrà più fortuna in questa partita?", chiede il conduttore riferendosi a una recente sparata di Calenda, secondo cui Renzi è pronto ad allearsi con "nazisti e leninisti".

 

Da par suo, Senaldi risponde in modo clamorosamente tranchant: "Io credo che siano due esperienze politicamente concluse entrambe e per colpa dei propri leader". "Una parola buona la hai sempre per tutti", commenta Telese. "Ma noi, dai... - riprende Senaldi - in primis Calenda secondo quanto mi risulta ha dei problemi a tenere i suoi del partito, a cui dà poco spazio. Renzi almeno bascula in base all'interesse, è inaffidabile ma imprevedibile. Calenda bascula in base a un algoritmo che nessuno ha decifrato, forse nemmeno lui, quindi non è neppure prevedibile. Questo è il punto", conclude Senaldi. Insomma, tutti stroncati. Ma Calenda stroncato un po' di più.

In Onda, clicca qui per vedere l'intervento di Pietro Senaldi

 

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