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Del Debbio, "ombra di Pier Silvio": l'indiscrezione clamorosa, "un nuovo partito"

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Non vuole candidarsi, Pier Silvio Berlusconi, ma la politica "è nel Dna di famiglia", ha scandito l'amministratore delegato di Mediaset. Di sicuro, sono le dichiarazioni più esplicite sul tema mai rilasciate dal secondogenito di Silvio Berlusconi, da sempre (come la sorella Marina) più interessato a business e affari che alle faccende romane che hanno pesantemente condizionato anche la vita privata del padre.

Ma da qualche giorno, anche nel centrodestra, è tutto un fiorire di suggestioni e ipotesi. Qualcuno ha già parlato di una "nuova Forza Italia", tanto che all'indomani Antonio Tajani, in una intervista sul Giornale, si è affrettato a precisare che i rapporti tra lui e Pier Silvio sono ottimi. Proprio su questo tema ricama Ilario Lombardo, firma politica de la Stampa, che delinea il quadro: Berlusconi junior sognerebbe "un partito di centrodestra, moderato, liberale, giovane, attento all'impresa, fresco". Siamo nel 2024, e non più nel 1994, ma l'utopia è la stessa. 

 

 

 

"Paolo del Debbio - assicura il quotidiano torinese del gruppo Gedi -, conduttore, intellettuale prestato alla famiglia Berlusconi, è stato incaricato di rinfrescare il Manifesto dei valori fondativi del partito azzurro, a cui sempre lui in prima persona contribuì trent'anni fa". Secondo Lombardo "ci sono stati anche una serie di incontri, nelle stanze di Largo del Nazareno a Roma, dove ha lo studio Gianni Letta, e dove, quando passa a Roma, si ferma Fedele Confalonieri". Tutti e tre "si sono visti e confrontati, sulle intenzioni dei due figli maggiori dell'ex premier", scomparso nel giugno 2023.

 

 

 

Vero o falso? Di sicuro, Del Debbio ha incassato la fiducia incondizionata di Pier Silvio dal punto di vista professionale: oltre a Dritto e rovescio, su Rete 4, il giornalista condurrà anche la striscia dell'access prime time prendendo il posto di Bianca Berlinguer e del suo Prima di domani. La crescita del centro, l'ottimo risultato alle ultime elezioni europee, i movimenti che interessano anche la sponda "progressista" dei moderati: sono tutti elementi a cui guarda con attenzione Mediaset. E nel suo nuovo spazio quotidiano, conclude Lombardo, "Del Debbio potrà sperimentare nuove leve e volti inediti. Il casting parte anche da qui, alla maniera del Cavaliere. Qualche anno fa, sempre Pier Silvio provò ad abbassare il grado di populismo delle sue reti tv. Non funzionò. Del Debbio è stato uno degli artefici della cavalcata della nuova destra".

 

 

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