"Nel computer o sulle chiavette potreste trovare un mio scritto sul delitto di Garlasco. È un vecchio articolo fatto durante un laboratorio di giornalismo...". È lo stesso Andrea Sempio a dirlo ai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano durante la perquisizione di mercoledì mattina mentre è con la sua legale Angela Taccia. Indagato per l’omicidio in concorso (con altri o Alberto Stasi) di Chiara Poggi, il 37enne - allora 25enne - aveva partecipato all’elaborazione di un articolo sul caso che più aveva scosso la provincia di Pavia in quegli anni.
Un elaborato che risale al 2013 e che potrebbe essere nel pc o in una chiavetta e che "non ci preoccupa assolutamente" ha premesso all'Adnkronos il suo difensore Massimo Lovati. "È stato scritto in un corso di giornalismo dove gli è stato sottoposto questo tema di cronaca giudiziaria che all'epoca, come lo è anche oggi era 'di moda'". Intanto Sempio è martedì mattina davanti ai pm che hanno riaperto il caso del delitto di Garlasco.
Garlasco, un secondo "uomo" sulla scena del delitto?
Il caso Garlasco è ancora molto lontano dall'essere risolto. Anche se è stato di fatto riaperto grazie..."Sono un po' provato - ha ammesso ai microfoni di Quarto Grado dopo la perquisizione -, è stata una giornata lunga. In questo momento sono più preoccupato per i miei genitori perché i carabinieri sono stati anche da loro ed è stata lunga". E ancora: "Io oggi non sono stato portato via dai carabinieri né non sono stato in caserma. All'inizio pensavo fossero venuti a casa per arrestarmi, erano circa dieci agenti, ma avevano solo un mandato di perquisizione".