Le gastroenteriti, spesso considerate infezioni passeggere, possono in realtà rappresentare un serio problema clinico, soprattutto nei casi più acuti. Lo dimostra il recente ricovero a Miami del fuoriclasse del Real Madrid, Kylian Mbappé, colpito da una forma acuta mentre partecipava al Mondiale per club con la sua squadra.
A commentare la vicenda è Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, interpellato dalla AdnKronos Salute. "Le gastroenteriti possono essere davvero impegnative e ci sono tantissimi microrganismi a generare queste infezioni che colpiscono il tratto gastroenterico. Possono essere da rotavirus e norovirus fino batteri come salmonella e E.Coli che possono dare quadri seri e danni non trascurabili alla mucosa intestinale. Per non parlare del Clostridium difficile che può dare situazioni gravi dove è necessario essere ricoverati per essere reidratati e fare la terapia antibiotica con monitoraggio. È come se ad una pompa non arriva l'acqua che alla fine si usura e si rovina: quando uno perde liquidi, con vomito e diarrea, il rischio è che i reni vadano in sofferenza e ci si deve reidratare ma spesso non basta", spiega l'esperto.
Nel caso del campione francese, la necessità del ricovero si lega proprio alla necessità di reintegrare rapidamente i liquidi persi e monitorare la situazione clinica in un contesto ospedaliero. "Servono le flebo e questo si fa meglio in ospedale – rimarca Bassetti –. Le infezioni gastrointestinali possono essere gravi e portare al ricovero", come già accaduto in casi recenti anche nel mondo del calcio italiano: "immagino che la sua sia molto impegnativa e dovrà essere tenuto sotto osservazione, l'abbiamo visto anche con i giocatori della Salernitana", vittime di un'intossicazione alimentare dopo lo spareggio playout contro la Sampdoria.
Matteo Bassetti si scatena contro Lamine Yamal: patatine vietate
Matteo Bassetti contro Lamine Yamal. A scatenare la reazione dell'infettivologo, una foto pubblicata dall'a...A livello generale, l’influenza intestinale – o gastroenterite virale – è una patologia molto comune che si trasmette principalmente per via oro-fecale, spesso tramite cibi o acqua contaminati oppure per contatto diretto con persone infette. Come ricorda l’Istituto Superiore di Sanità, “in condizioni normali si guarisce spontaneamente dopo alcuni giorni”, ma nei soggetti più fragili – come bambini, anziani o immunocompromessi – può dare luogo a complicanze importanti. Ancora oggi, non esiste una cura specifica e definitiva: la prevenzione, dunque, gioca un ruolo cruciale. Lavarsi accuratamente le mani, seguire norme igieniche rigorose e lavare bene frutta e verdura sono abitudini semplici ma fondamentali per ridurre il rischio di infezione.