La Futura srl rischia di non vedere l’anno nuovo. E lo spettro della chiusura si fa sempre più inquietante. Non stiamo parlando di un’azienda qualunque, bensì della società editoriale della Cgil. Nientepopodimeno della macchina di comunicazione di Maurizio Landini che rischia di ritrovarsi improvvisamente senza qualcuno che pubblichi libri e riviste del sindacato più rosso d’Italia. Ma ancora più rosso della bandiera della Cgil è l’ultimo bilancio 2024 della casa editrice. Lo scorso anno è stato chiuso con una riduzione di circa mezzo milione di euro di fatturato e con perdite in aumento del 50% rispetto all’anno precedente. Un bagno di sangue in sostanza. E i giochi di parole, da “profondo rosso” ad “allarme rosso” e così via si sprecherebbero... Ma non vogliamo infierire. La Futura srl, controllata dalle varie federazioni territoriali e di categoria della Cgil, è attualmente guidata da Daria Banchieri. Come svelato da Open, a dicembre i conti sono stati chiusi con un fatturato di 2.986.752 euro contro i 3.464.580 nel 2023.
Mezzo milione in meno. Ma a far tremare i polsi sono i dati relativi alle perdite nette: 4.707.881 euro nel 2024 contro 3.116.088 euro nel 2023. Numeri, neanche a dirlo, nettamente superiori ai ricavi. Il grande problema perla società è che le riserve patrimoniali stanno per finire: al termine del 2025 non ci sarà più traccia di tutto ciò che era stato accumulato nel corso degli anni grazie ai generosi apporti di capitale dalla Cgil. Nelle casse della Futura è presente quanto basta a coprire la metà dell’ultima perdita di bilancio. Le opzioni in campo sono due: o Landini imporrà a tutte le federazioni locali di mettere mano al portafoglio - come successo lo scorso anno quando era stato necessario varare un aumento di capitale- oppure dovrà dire addio alla casa editrice. Le entrate generate dalle pubblicazioni sono sempre più magre. Periodici come Critica marxista o Quaderni di rassegna sindacale non sembrano incontrare proprio i gusti dei lettori del 2025. Così come in crisi sono anche la Rivista giuridica del Lavoro e la Rivista delle politiche sociali.
Se l’attrattività dei periodici del sindacato è ai minimi storici, non va meglio ai libri editi dalla Futura. Titoli “accattivanti” come Contro le destre - in cui sono raccolti scritti di luminari d’area, da Elena Basile fino a Moni Ovadia e il grillino Roberto Scarpinato - e Antifascisti da sempre, libretto in cui è possibile trovare anche alcuni contributi di Landini per l’anniversario dell’ottantesimo anno della Liberazione, sono tutti in super sconto online. Prezzi ribassati di oltre il 50% pur di fare un po’ di cassa ed evitare la chiusura.
FdI spiana Maurizio Landini: "La batosta non ti ha insegnato nulla?"
"Neanche Berlusconi era arrivato a un livello di rapporto che metteva in discussione il ruolo stesso e l’esis...I conti non piangono, peggio. Si è arrivati al punto in cui i costi di gestione non sono più sostenibili. A poco è servito alle casse rosse non rimpiazzare un dirigente che ha lasciato l’azienda. I soli stipendi del personale dipendente assorbono ben il 66% delle entrate. Per Landini il 2025 si fa sempre più da incubo. Dopo la figuraccia sui referendum, clamorosamente falliti visto che gli italiani hanno preferito un weekend al mare agli spot della Cgil contro il governo, ora si rischia un’altra disfatta. Ben più pesante per chi pretende di insegnare agli altri come si lavora...