Se Michele Serra su "Repubblica" ora dà lezioni di garantismo

Il caso Bibbiano mette in luce quanto di più ipocrita possa esserci a sinistra: la firma del quotidiano progressista parla di "giustizialismo" e destra forcaiola. Proprio loro?
di Francesco Storacesabato 12 luglio 2025
Se Michele Serra su "Repubblica" ora dà lezioni di garantismo
3' di lettura

Un esemplare caso di viltà politica e mediatica: il caso Bibbiano mette in luce quanto di più ipocrita possa esserci a sinistra. Ieri si è scatenato Michele Serra, editorialista di Repubblica, che notoriamente è schierato sulla trincea del garantismo di convenienza. Anche lui se la prende con la forte polemica del centrodestra, sia per quel che concerne i partiti sia per la stampa, che all’epoca dei fatti esortava i cosiddetti progressisti a “parlarci di Bibbiano”. Non ne volevano sentire parlare, evidentemente, c’erano coscienze che si sentivano colpite, le tre scimmiette imperversavano col loro non vedere, non sentire, non parlare. Eppure la magistratura di primo grado - e non la Cassazione! - ha assolto molti imputati e condannato altri, ma nessuno ha potuto dire una parola su un metodo orrendo. Quei bambini sottratti alle loro famiglie, sono stati restituiti ai loro cari. Probabilmente non era tutto così legittimo. Eppure si scatenano. Serra, come Schlein e compagnia, adesso invocano parole di scuse da parte del centrodestra e di chi all’epoca dei fatti ne scrisse.

E qui emerge la viltà. Perché l’inchiesta Angeli e Demoni fu promossa dalla magistratura e non dal centrodestra e dai Cinquestelle di Di Maio. Di fronte alla portata delle accuse – esattamente come fanno Repubblica e la sinistra a parti invertite – non si poteva far altro che incoraggiare la ricerca di pulizia. O bisognava tacere su un caso che riguardava in maniera orrenda i bambini? È anche vile non dire una sola parola sui magistrati. Ce l’hanno con loro, questi compagni, e invece si scagliano contro gli avversari politici? Dov’è finito il loro coraggio? Ipocrita Michele Serra, che parte all’attacco di chi chiedeva luce: forse vuole che l’Italia scacci l’immagine di quelle creature che erano strappate ai genitori, o che non si abbia più memoria di certe intercettazioni, che insomma devono valere solo quando prevale certo interesse politico. Tutto iniziò proprio per iniziativa degli inquirenti. Che misero a soqquadro il comune di Bibbiano - il cui sindaco Carletti, paradossalmente, dovrebbe ringraziare il centrodestra per l’abolizione dell’abuso di ufficio che lo ha salvato- sui presunti affidi illeciti di minori. L’indagine fu condotta dai Carabinieri su delega della magistratura e portò a misure cautelari contro vari soggetti, tra cui psicologi, assistenti sociali e, in misura minore, anche amministratori locali. E solo successivamente all’esplosione mediatica del caso, la destra e i Cinque Stelle pretesero verità su quanto andava appurando l’inchiesta.

Michele Serra a Piazzapulita, "con grande convinzione": apre le porte ai migranti

"In questa occasione voterò con particolare convinzione il referendum che facilita e semplifica la cittadina...

E ora si pretendono le “scuse” come se all’epoca si dovessero voltare le spalle. Ma non si dice una parola sul caso Bibbiano rappresentato proprio da quei bambini restituiti alle famiglie naturali ben prima della sentenza dei giorni scorsi. Perché sin dal 2019 è stato il Tribunale dei Minori a riesaminare ogni singolo caso, constatando “anomalie” e “relazioni non corrette” fornite dai servizi sociali. E solo Serra, col suo stomaco forte, può ignorare quel che subirono quelle creature, per infilarsi in una polemica insensata che mette davanti a tutto il bottino politico-mediatico e non una realtà drammatica resa evidente e senza ombra di dubbi dai giudici minori. Ovviamente, Repubblica e il suo circuito partitico non chiederanno nemmeno conto a chi ha indagato. Non vogliono fare arrabbiare le toghe, ne hanno bisogno comunque contro il nemico... Più facile armarsi di parole (per fortuna) contro la destra che governa, magari sfiorando appena appena chi in quei drammatici giorni puntava contro quel Pd dell’ “elettrochoc ai bambini”, come fece Luigi Di Maio. Sì, tanta e troppa ipocrisia. Enorme viltà. E faccia tosta ineguagliabile. Riposatevi, andate in ferie, ma senza esporvi troppo al sole: vi fa male quando scrivete e strillate.

ti potrebbero interessare

altri articoli di Personaggi