C’è chi già l’ha definita la nuova Tangentopoli; altri rimangono più cauti e aspettano di capirci qualcosa in più. Ma sta di fatto che la maxi inchiesta della procura sull’urbanistica milanese ha scosso la città nel profondo. La richiesta d’arresto per un assessore - il titolare della Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi-, l’indagine sul sindaco Beppe Sala e nomi di peso come quelli di Stefano Boeri e Manfredi Catella tirati in ballo non sono cose che si leggono tutti i giorni. La parola d’ordine in questa fase è una sola: prudenza.
La linea che prevale è quella garantista. A ribadirla, senza se e senza ma, è l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, una che Milano la conosce eccome. «Io sono garantista, in carcere si va solo dopo un processo con prove certe», ha spiegato a Libero. Il problema è che, alla luce di tanti episodi tristemente noti, la fiducia nella magistratura non può essere altissima... «Purtroppo il quadro che le ho descritto non è ciò che accade in Italia», ha infatti precisato il legale. Per questo «sono molto preoccupata per Sala, Tancredi, Catella e gli altri coinvolti in questa storia». È ovvio che «se quanto ipotizzato dalla procura fosse confermato, rappresenterebbe una vergogna ignobile per la nostra città», ha continuato Bernardini de Pace. Una macchia che rischierebbe di restare impressa sul capoluogo lombardo anche nel momento in cui il castello accusatorio dei pm risultasse inconsistente.
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Che cosa sta succedendo a Milano? È in corso l’ennesimo regolamento di conti all’interno della sinist...Il vero tema però è che l’inchiesta giudiziaria è solo la punta dell’iceberg degli ultimi 13 anni della Milano targata Pd. «Spero che tutti riescano a difendersi, ma rimane il fatto che la Milano di oggi è un disastro», ha continuato l’avvocato. «La città ormai è invivibile: parlando di urbanistica e mobilità, è diventato impossibile spostarsi a causa delle zone a traffico limitato. L’ultima novità è la ztl di Montenapoleone, con cui residenti e, soprattutto, lavoratori sono stati messi in estrema difficoltà».
Ma il caos viabilistico non è l’unica criticità. A tenere banco è sempre il tema della sicurezza. Lo sa bene Elenoire Casalegno, una delle vittime più illustri delle aggressioni all’ombra della Madonnina. «Da anni in città la sicurezza è precaria, non mi muovo con la libertà di un tempo», ci ha raccontato l’ex modella e conduttrice televisiva. «Specie chi è donna, vive con una costante sensazione di paura, per non parlare delle giovani ragazze». Se le criticità non mancano, è indubbio che la città sia cresciuta molto rispetto al passato. «Milano è in continuo movimento, tanto che la trasformazione verso la metropoli di oggi era stata cominciata dal sindaco Gabriele Albertini», ha ricordato la showgirl. Lo spettacolo offerto da politica e magistratura non è certo edificante, ma sull’inchiesta «meglio aspettare che la magistratura faccia il suo corso. Spero che tutto si risolva per il meglio, ma se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi».
Grande estimatore della Milano dei grattacieli è anche Massimo Boldi, il milanese per eccezione. «È fantastica, è diventata una metropoli», ha detto l’attore a Libero con la voce carica di emozione. Sull’inchiesta che sta scuotendo la città non si è voluto sbilanciare: «Ho sentito che qualcosa non va in Comune, ma non voglio entrare nei dettagli dato che non ho seguito bene la questione». Cipollino ora è concentrato anima e corpo su un nuovo progetto, ma da milanese navigato qual è, un’idea se l’è comunque fatta: «Penso valga il vecchio detto “come la fai, la sbagli”. Viviamo in un mondo al contrario...».
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Da una parte c’è la linea barricadera della Lega («muoviamoci a trovare il candidato sindaco» p...Un parere condiviso da un altro cittadino illustre di Milano. Mario Furlan, uno che conosce benissimo ogni angolo del capoluogo lombardo (e quindi anche come è cambiato nel corso del tempo) è il fondatore e leader dei City Angels, l’associazione di volontari che da 31 anni soccorre giorno e notte i cittadini più deboli. «La città è stata attraversata da diversi scandali; il problema è che come fai qualcosa, rischi». Sulle responsabilità del sindaco nell’inchiesta urbanistica c’è da andare cauti: «Se di malaffare si è trattato, credo abbia riguardato un livello inferiore al sindaco. Al massimo, credo che a Sala possa essere imputato di non aver vigilato a dovere su quanto stesse succedendo». Il modello di sviluppo proposto da Mister Expo ha prodotto una «metropoli cosmopolita, trendy... Bellissima per i ricchi; ma respingente per tutti gli altri».
Se quindi l’elité si è via via impossessata del centro, per la periferia il problema vero è quello della sicurezza «diventato critico a causa dell’immigrazione mal gestita dal nord Africa». E a dirlo non è solo Furlan, ma anche «i volontari nord africani dei City Angels che sono i primi a riconoscere la criticità della situazione». Per ora siamo solo all’alba dell’inchiesta che potrebbe riscrivere la storia di Milano. Ma intanto chi vive la city, dai personaggi più noti a quelli meno, si interrogano su quale futuro ci aspetta...