Tanti, troppi i dubbi sollevati da Marzio Capra. Il genetista, consulente della famiglia di Chiara Poggi, non si trova del tutto d'accordo con la perizia super partes di Denise Albani, che ha illustrato nell'ultima udienza del 18 dicembre al Tribunale di Pavia. La riprova? Una relazione in risposta alla perizia super pertes. Letta da Fanpage.it Capra sottolinea: "Avendo partecipato sin dal settembre del 2007 quale Consulente Tecnico di Parte, prima della Persona Offesa e poi della Parte Civile, ho cercato di integrare le informazioni raccolte dalla Dott.ssa Denise Albani e messe a disposizione delle Parti, con l’intero patrimonio conoscitivo che ho avuto modo di acquisire e stratificare in questi ultimi 18 anni di lavoro".
Altro punto è quello del DNA sulle unghie della vittima: "Il Perito Albani, senza confrontarsi con le Parti, si è rimesso a un proprio calcolo matematico per stabilire il volume residuo con cui sarebbe stata eseguita la terza sessione di tipizzazione Y. Inoltre, pur riferendo di aver tenuto conto di alcune variabili, tra cui la manualità dell’operatore di laboratorio, non dà però alcuna evidenza di ciò".
Garlasco, la carta gela i giudici: "Stasi non sarebbe mai stato condannato"
Ora spunta anche "il documento sparito nel nulla" nella infinita letteratura sul delitto di Garlasco, che ogni...E ancora, la perita "non considera minimamente la documentazione relativa agli Atti afferenti all’attività peritale del 2014, ancora disponibile presso l’Istituto di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Genova e dalla stesso Perito Albani acquisita ma poi, di fatto, non utilizzata e nemmeno commentata. Il Perito Albani non ha ritenuto opportuno confrontare alcun dato genetico emerso dai margini ungueali cadaverici nel corso delle attività peritali del 2014, né con i soggetti intervenuti sulla scena 11 del crimine prima del termine del sopralluogo medico-legale e con quelli che fondatamente possono aver contaminato lo strumentario utilizzato in corso di necroscopia".




