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Fiorito, sotto sequestro i beni dell'ex capogruppo

Franco Fiorito

E' iniziato l'interrogatorio di garanzia di Fiorito. Il gip gli chiude i conti correnti e sigilla anche le auto, che andranno alla Guardia di Finanza

Andrea Tempestini
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  E' scattato il sequestro dei beni di Franco Fiorito, in arte Er Batman, riconducibili all'attività illecita di sottrazione dei fondi del gurppo Pdl alla regione Lazio. Tra i beni posti sotto sigillo all'ex capogruppo del Pdl alla Pisana - ora in carcere a Regina Coeli per l'accusa di peculato - ci sono anche la Villa al Circeo, la jeep comprata nei giorni dell'emergenza neve a Roma, la Bmw, una Smart, sette conti correnti italiani e quattro esteri: un totale da 1,3 milioni di euro. Il sequestro è stato disposto con un decreto del gip del Tribunale di Roma, in cui viene spiegato come "risulta contestata e provata una distrazione" di fondi del Pdl di un milione e 357mila euro. I conti italiani Fiorito li aveva aperti in istituti di credito a Roma e ad Anagni, mentre i quattro conti all'estero si trovoano a Tenerife, Madrid, Santa Cruz e La Coruna. Il decreto di sequestro ha stabilito che le auto verranno affidate alla Guardia di Finanza per attività di polizia giudiziaria; il denaro dei conti correnti italiani sarà trasferito al Fondo Unico per la Giustizia. L'interrogatorio - Oggi, giovedì 4 ottobre, Fioritoèa iniziato intorno alle 13 l'interrogatorio di garanzia disposto dopo l'arresto cautelare. Inoltre è stata fissata per il 9 ottobre prossimo l'udienza tel Tribunale del Riesame di Roma sul ricorso presentato dai difensori dell'ex tesoriere del Pdl laziale contro l'ordinanza di custodia, emessa dal gip Stefano Aprile. Nel corso dell'udienza, gli avvocati Carlo Taormina ed Enrico Pavia eccepiranno, tra l'altro l'insussistenza del reato di peculato. "So che altri gruppi consiliari facevano crescere le indennità in base al cumulo delle cariche, anche se con modalità e dimensioni differenti". Lo ha detto Franco Fiorito al gip, nell'interrogatorio di garanzia.   Un aspetto, questo toccato dall'ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, già affrontato con i pm nell'interrogatorio del 19 settembre scorso. I magistrati, dunque, potrebbero decidere di allargare l'ambito delle indagini se dovessero emergere irregolarità penalmente rilevanti.enendo che, eventualmente, dovrebbe essere contestata l'appropriazione indebita.  Le accuse a Cicchitto - Alla vigilia dell'interrogatorio, Fiorito si è detto "sereno". Lo ha riferito l'avvocato Taormina, che ha aggiunto di aver "approfondito con Fiorito tutte le questioni e di aver preparato l'atto istruttorio. In questi giorni Fiorito ha sempre parlato - ha aggiunto il legale - e certamente parlerà anche davanti al gip". Er Batman ha tirato nuovamente in ballo i suoi compagni di partito affermando che "tutti sapevano", e ha inoltre puntato il dito contro quattro consiglieri regionali, uno dei quali, Pier Ernesto Irmici, è molto legato a Fabrizio Cicchitto, il capogruppo del Pdl alla Camera. Le insinuazioni di Fiorito hanno innescato la reazione di Cicchitto: "Rinvio al mittente le accuse. Nessuno mi ha mai neanche lontanamente informato di ciò che avveniva nella Regione Lazio per ciò che riguardava i fondi al gruppo regionale. né della loro ripartizione, né tantomento del loro uso fatto da gruppi e da singoli consiglieri regionali".  

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