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Renzi si "compra" il ceto medio:"Cento euro in più in busta paga"

Matteo Legnani
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  Alla fine, si va a parare sempre lì. Ai soldi nelle tasche degli italiani. Ci aveva puntato Silvio Berlusconi nel lontano 2001 con lo slogan "Meno tasse per tutti"; ci ha strizzato l'occhio Mario Monti qualche giorno fa, parlando di possibili tagli alle tasse "prima della fine della legislatura" e poi ancora mercoledì sforbiciando l'Irpef per le due aliquote più basse. E ci punta anche Matteo Renzi. Perchè hai voglia a rottamare, a rinnovare, a fare il giovane. Alla fine, la gente vuol sapere se con chi andrà al governo starà peggio o meglio. E così, il sindaco di Firenze, in un'intervista al Sole 24Ore, è tornato prorpio sulla sforbiciata all'Irpef approvata dal governo nella recente legge di stabilità: "Temo che pochi se ne accorgeranno, si tratta di un vantaggio - peraltro ipotetico - di 10-20 euro al mese" ha detto. "Io, invece, propongo di ridurre il cuneo fiscale dando 100 euro in più al mese in busta paga al ceto medio. Mi sembra più serio". Come coprire la spesa? "L'intervento vale 20 miliardi di euro. Li si recupera tagliando del 15% la spesa intermedia dell'amministrazione pubblica e intervenendo anche su una parte dei contributi alle imprese secondo il modello Giavazzi. A quel punto tu dai 100 euro in busta paga all'operaio che guadagna 1.100 euro e ha due figli. Quel signore non è che 100 euro in più se li gioca, li mette nei consumi, così se ne avvantaggiano anche le imprese e l'economia, e allo Stato torna almeno il 21% sotto forma di Iva".  

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