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Monti e i due libri "elettorali": supercazzole in loden

Il premier si regala due volumi-spot e spara a zero su Berlusconi: "Un dilettante"

Giulio Bucchi
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di Francesco Borgonovo La vera notizia - anche perché è l'unica -  è che a un certo punto del suo libro, Mario Monti ride. Precisamente a pagina 39 si legge: «La prova del budino è nel mangiarlo, adesso c'è grande incertezza. Di qui questa storia divertente per cui in Europa non si sa più chi consiglia a chi di usare quale strumento e poi glielo dice in faccia oppure lo dice a un altro perché glielo dica (ride)». Ora, non capiamo bene che diamine ci sia da ridere, ma forse Monti sghignazza per la supercazzola in loden che ha appena rifilato ai lettori, dato che la sua frase è totalmente incomprensibile. Del resto, il premier è uno abituato a far sfoggio di umorismo. Non ci credete? Eppure lo dice lui in persona, a pagina 22, quando spiega che «adesso cerco di non fare più battute, che pure all'inizio mi avevano aiutato a comunicare». Ma certo, infatti alle sue prime uscite pubbliche gli italiani si spanciavano dalle risate, come no. Non fare battute, insiste Mario, gli costerà fatica poiché «io ero abituato a parlare davanti a un pubblico più limitato e spesso anglosassone, dove la battuta e l'ironia sono elementi essenziali». Immaginiamo  gli inglesi ghignanti che si davano di gomito: «Hai, sentito, George, com'è esilarante questo italiano?»; «Certo, William, sembra un robot ma è proprio simpatico!». E noi che pensavamo che il barzellettiere fosse Berlusconi...  Leggi l'articolo integrale di Francesco Borgonovo su Libero in edicola oggi, martedì 13 novembre

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