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Internazionale comunista anti-CavBersani cade nel solito errore

Pier Luigi Bersani Nichi Vendola

La sinistra non riesce a cambiare pelle e, alla discesa in campo del Cav, ha reagito come prevedibile...

Nicoletta Orlandi Posti
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  Il ritorno sulla scena di Silvio Berlusconi sta dimostrando in maniera chiara e inequivocabile quello che ai più era già evidente: la sinistra italiana non cambia mai pelle, è vecchia, è legata a logiche logore e obsolete. La reazione di Pier Luigi Bersani e dei suoi compagni è stata come da copione, più che prevedibile. La sinistra ha cantato la solita "internazionale", sbraitando per la ricandidatura di Silvio che, tuttavia, come scrive Filippo Facci nel suo appunto di oggi, mercoledì 12 dicembre, otterrà l'effetto contrario: ""Vedere banche, burocrati, organismi, partiti e giornali stranieri impicciarsi così sfacciatamente nelle nostre elezioni, può fare incazzare parecchio ma soprattutto sta facendo clamorosamente dimenticare dopo vent'anni che il tutti contro Berlusconi equivale a fargli la più grandiosa campagna elettorale". Cosa sta succedendo? Nulla di nuovo sotto il sole di questa breve campagna elettorale. La sinistra reagisce secondo metodi e cliché di sempre. Berlusconi (sul cui ritorno in campo anche il nostro giornale ha sollevato qualche obiezione) non è più quello del 1994 ma i suoi avversari sono sempre gli stessi.   

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