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Di Elsa non si fida nemmeno MontiI punti dell'agenda sul lavoro?Glieli ha scritti il Pd Ichino...

Ichino e Fornero

Il premier da tempo aveva perso la fiducia nel suo ministro del lavoro. E quando si è trattato di scrivere l'agenda programmatica la Fornero è stata messa alla porta per tirare dentro Ichino. Per il ministro ennesimo stop in un anno da dimenticare

Ignazio Stagno
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Il Professore l'Agenda l'ha scritta. L'ha twittata. E l'accarezza nelle notti insonni di Natale. Ma l'ha scritta da solo oppure bisogna mettere sulla copertina la classica dizione "Aa. Vv.", "autori vari"? Altre due mani che hanno aiutato Monti nel suo lavoro ci sono e sono venute allo scoperto. Sono quelle di Pietro Ichino. Il giuslavorista e senatore del Pd, non ha fatto mistero del suo suo aiuto concreto al Prof. "Non c'è nessun mistero, né alcun giallo: tutto è stato fatto alla luce del sole. Molte delle tesi esposte nel manifesto di Monti -dice Ichino- sono le stesse di un documento che presentato il 29 settembre scorso in un'assemblea pubblica e sottoscritto da diversi parlamentari del Pd. Per quel che riguarda il lavoro, ad esempio, il documento di Monti e il nostro, che si chiamava l'Agenda Monti al centro della prossima legislatura, sono praticamente sovrapponibili. Insomma Ichino che ha lasciato il Pd nei giorni scorsi per le divergenze in materia di lavoro proprio con Bersani e Fassina, sarebbe uno degli ispiratori del documento programmatico del Prof. Ichino rivendica la sua paternità. "Io ho fornito il mio contributo per la parte inerente alle tematiche sul lavoro. Così lo staff del premier ha deciso di far uso di un documento pubblicato sul mio sito il 29 settembre scorso, proprio inerente all'agenda Monti, da non dimenticare in un prossimo governo". Sarà pure che il Prof ha scopiazzato da Ichino i punti sulla riforma del lavoro, ma sembra più verosimile che Ichino abbia lavorato con il premier per stilare i punti fondamentali della loro riforma. La Fornero dimenticata -  E poichè queste non sono cose che si improvvisano in una notte, c'è un altro interrogativo da porsi. Monti quanto si fidava di Elsa Fornero? A giudicare da questi 13 mesi di governo non proprio tanto. Quando lei piangeva mentre annunciava la riforma delle pensioni il Prof ha dovuto fare da papà e completare lui l'esposizione della riforma. Poi la Fornero ha messo in fila una serie di gaffes intrecciate a sponsor per la sua riforma che hanno fatto vergognare lo stesso governo. I giovani sono stati definiti "choosy", ovvero con poco spirito di adattamento al mercato del lavoro, poi sui ricongiungimenti delle pensioni sembrava non ne sapesse nulla, e infine le sue performance in fuga dai giornalisti. Il bilancio della Fornero è stato disastroso e allora il Prof ha pensato bene di starsene per i fatti suoi e farsi aiutare da Ichino a preparare la nuova riforma del lavoro, visto che quella della Fornero, con un ministro così, era completamente da rifare. Insomma Monti di mattina si faceva fotografare in compagnia di Elsa e la notte sulla scrivania con Pietro scriveva il suo programma di governo. Questo aspetto la dice lunga sulla fiducia del Prof per la Fornero. Se avesse lavorato bene Monti l'avrebbe coinvolta in una sua squadra per il 2013 e invece spunta Pietro Ichino, che appena sa della corsa del prof si libera del Pd e corre da Mario. Per la Fornero è l'ennesimo triste epilogo di un'esperienza di governo da dimenticare.

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