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Enrico Bondi gran commissario: scaverà nel passato dei candidati della lista del Prof

Dopo avergli affidato la spending review, il premier affida all'ex commissario Parmalat il compito di scartare gli "impresentabili"

Matteo Legnani
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Enrico Bondi. Ancora lui. Dopo essersi conquistato fama e prime pagine dei giornali come commissario straordinario della Parmalat del crac Tanzi, si occuperà ora di passare al setaccio le candidature delle liste che sostengono il candidato alla premiership Mario Monti. A volerlo è stato lo stesso Prof, che mesi fa lo aveva scelto per mettere a punto la spending review (poi stravolta e pesantemente azzoppata in fase di approvazione da parte delle Camere). Bondi agirà soprattutto nell'ambito del listone uncio dell'"Agenda Monti per l'Italia" che sarà in corsa al Senato, mentre i partiti avranno mano più libera per quanto riguarda le varie liste che si presenteranno in federazione alla Camera. Monti ha giurato che sarà "rigoroso". E Bondi è sicuramente atteso a un gran lavoro, vista la quantità di "dinosauri" della politica che sostengono il Prof, nel cui passato non sarà facilissimo scavare e ancor di più decidere. Un esempio per tutti è quello di Fini e del suo imbarazzante caso della casa di Montecarlo. Il presidente della Camera venne anche indagato per truffa aggravata prima che l'accusa venisse archiviata. E la vicenda non è di certo tra quelle da mettere in prima pagina dell'Agenda. Che farà Bondi?

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