Perfino Forza Italia non paga più gli stipendi
Venerdì pomeriggio i dipendenti di Forza Italia hanno ricevuto una comunicazione dell'amministrazione interna: non ci sono i soldi per gli stipendi e il partito non è in grado di rispettare la scadenza del 29 settembre. Buco milionario - Nel giorno del compleanno numero 78 di Silvio Berlusconi, i dipendenti forzisti non faranno festa. Niente accredito sul conto. E niente buoni pasto, per il terzo mese consecutivo. La situazione economica delle casse azzurre è drammatica. C'è un buco milionario e non si capisce come colmarlo, dal momento che il Cavaliere non può più contribuire di tasca sua a causa della nuova legge sul finanziamento dei partiti. Le cene di fundraising? Pannicelli caldi. I duecentomila euro dell'altra sera non bastano. Serve altro. Licenziamenti - Le brutte notizie corrono lungo la posta elettronica interna. Ogni volta che i dipendenti si trovano ad aprire una comunicazione dell'amministrazione, è un infarto. E c'è un secondo caso. Quello delle 42 persone licenziate nel passaggio da Popolo della libertà, che ha dichiarato stato di crisi e chiusura, a Forza Italia. La procedura è stata avviata il 16 giugno scorso. Poi l'intervento del sindacato ha allungato i tempi. Il partito non aveva attivato la richiesta per la cassa integrazione, nonostante sia esplicitamente prevista per i movimenti politici in difficoltà. Lo hanno fatto le confederazioni ottenendo l'annullamento della prima procedura di licenziamento e facendo guadagnare ai licenziati altri due mesi di stipendio. Adesso c'è un tavolo di trattative al Ministero per l'attivazione degli ammortizzatori sociali. Al personale licenziato dovrebbe essere riconosciuto un anno di cassa integrazione. Comunicazione - Nell'attesa, i 29 dipendenti del Pdl che lavorano nella sede forzista di Piazza San Lorenzo in Lucina hanno ricevuto l'invito a starsene a casa. Bisogna economizzare gli spazi per dare via il terzo piano della sede nazionale di Forza Italia. Disdire l'affitto fa risparmiare 20mila euro al mese. «Vi invitiamo a non recarvi sul posto del lavoro fino a nuova comunicazione», scrivono gli amministratori Rocco Crimi e Maurizio Bianconi nella circolare. Comandati a casa. Poi si vedrà. Ma c'è anche un'altra voce che corre nei corridoi della sede azzurra. E cioè che gli uffici del terzo piano saranno messi a disposizione dei club di Marcello Fiori. Sì, ma nel caso, chi lo pagherebbe l'affitto? Il Pdl-Forza Italia continuerà a percepire i rimborsi elettorali fino al 2016. In quote sempre minori. A quel punto l'attività politica dovrà essere finanziata esclusivamente dai privati. Con donazioni o con il 2 per mille. Un privato che dona da vent'anni, Forza Italia ce l'ha. E si chiama Berlusconi. Ma, per legge, non può più farlo. di Salvatore Dama