Maurizio Landini duro con Matteo Renzi: "L'esecutivo non ha il consenso degli onesti"
Nervi tesi tra Palazzo Chigi e sindacati: nella giornata di oggi, Maurizio Landini, leader della Fiom ha dichiarato: "L'esecutivo non ha il consenso delle persone oneste, dei lavoratori e di chi cerca un lavoro". In occasione della manifestazione a Napoli il sindacalista ha ammesso non a caso di aver scelto la città partenopea come location della protesta: "Abbiamo scelto di essere a Napoli per dare voce al Mezzogiorno che sta pagando un prezzo doppio rispetto al resto del paese e per dire se non c'è il rilancio investimenti pubblici e privati che recuperino questa differenza rischiamo di andare a sbattere". L'attacco a Renzi - "Le politiche di questo governo sono sbagliate perchè non affrontano questi nodi e pensano in modo sciocco che il problema per il lavoro sia rendere più semplici i licenziamenti" attacca duro il leader della Fiom che scatena le repliche immediate dei democratici. Su tutti il presidente del Pd Matteo Orfini che sul veleno di Landini su Twitter commenta: "Dire che governo non ha il consenso delle persone oneste offende milioni di lavoratori che nel Pd credono. Spiace che a farlo sia un sindacalista". Le reazioni - "Landini si scusi con 12 milioni di italiani" gli fa eco Ernesto Carbone, della segreteria Pd. "Io personalmente mi ritengo una persona molto onesta, non onesta di più".Così invece Giorgio Squinzi, Il presidente di Confindustria, alle parole del numero uno della Fiom, commenta cosi, poi aggiunge: "Credo che questo Paese abbia bisogno di un nuovo clima di relazioni industriali". "I sindacati devono capire che il lavoro va cambiato se si vogliono creare posti di lavoro" commenta propositiva invece il presidente della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. Le scuse - Più tardi arrivano le scuse di Maurizio Landini, che in una ntoa fa sapere di non aver: "Mai pensato - come mi viene attribuito da alcuni mezzi di informazione - che Renzi non abbia il consenso degli onesti". "Ho detto, e ribadisco - continua Landini - che il premier non ha il consenso della maggioranza delle persone che lavorano o che il lavoro lo cercano e che sono nella parte onesta del paese che paga le tasse" spiega cautamente il leader Fiom. La replica di Renzi - Il Premier, che non ha voluto alimentare le polemiche, alla platea di industriali (Renzi in mattinata è intervenuto a un convegno di Confindustria) ha confessato: "Si salva il lavoro tenendo aperte le fabbriche e le aziende, non alimentando polemiche o giocando a chi urla più forte" ha replicato il presidente del Consiglio. "L'idea è quella di provocarvi: liberiamo il sistema tradizionale italiano, l'art.18 simbolo di una tradizione italiana ora non è più un ostacolo e possiamo così ridurre le imposte" ha concluso Renzi.