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Massimo Cassano, sottosegretario Ncd: "Nichi Vendola? Pensa solo alla manicure"

Andrea Tempestini
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Una frase, un terremoto. "Signor Vendola, la vera differenza tra me e lei sta nelle mani. Le sue sono fresche di continue ripassate dalla manicure, le mie hanno i calli che distinguono nelle periferie diroccate delle nostre città del Sud, mondo a lei sconosciuto". Nei giorni in cui impazza lo stile ladylike di Alessandra Moretti, in giorni in cui insomma la manicure è di stringente attualità, con queste parole il sottosegretario al Lavoro, Massimo Cassano di Ncd, ha attaccato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Pronta, domenica sera, è arrivata la prima replica del segretario regionale di Sel, Gano Cataldo, che ha bollato le dichiarazioni del sottosegretario come "omofobe". Tutta colpa di quella "manicure", che unita all'omosessualità di Vendola ha fatto scattare l'accusa. E non solo. Già, perché lunedì mattina è sceso in campo lo stesso Vendola, invocando le "dimissioni" di Cassano dall'incarico di governo: "Di professione - ha detto il leader di Sel - è omofobo, marito e bigotto". Le dichiarazioni - La polemica era sorta dopo alcune dichiarazioni di sabato mattina, quando Vendola, nel corso di una conferenza stampa, aveva definito la possibilità di ritrovarsi "in coalizione con Massimo Cassano una roba da Stephen King". Il governatore pugliese dibatteva con i giornalisti sulla possibilità di allearsi con l'Udc, alla quale Sel si è opposta in particolare perché i centristi, a livello nazionale, hanno aderito con Ncd alla Costituente popolare. Come detto, la prima replica è stata quella di Cataldo: "La polemica sul merito - ha sottolineato - è sempre possibile e legittima. Diventa inaccettabile quando allude e insinua sulle persone. La risposta articolata da Massimo Cassano a Nichi Vendola ha esattamente queste caratteristiche: parte del merito ma sfocia in considerazioni omofobe". Cataldo ha aggiunto: "Questo è inaccettabile soprattutto se proviene da un esponente che ricopre ruolo di governo. Sarebbe auspicabile che il sottosegretario Cassano valuti attentamente come fare un passo indietro". "Dimissioni, dimissioni" - Nel dettaglio, Cassano, in un lungo comunicato stampa ha scritto: "Lei Vendola in realtà di me non sa nulla. Non sa cosa sia la fatica, quella fisica e non quella a lei tanto cara dello spirito e della mente. Non sa cosa sia svegliarsi all'alba per andare a lavorare. Anzi, poiché lei è l'immagine perfetta del privilegiato che vive mendicando voti in cambio di promesse, non sa anche cosa sia la soddisfazione di raggiungere traguardi fondamentali nella vita di ogni uomo potendo contare esclusivamente sulle proprie forze. No sa - l'ho detto e lo ripeto - cosa sia il lavoro, non sa cosa sia una famiglia che ti accoglie nei momenti difficili, non immagina minimamente quali siano le gioie e le responsabilità dell'essere padre e marito. Lei si limita al racconto". Quindi la replica di Nichi: "Penso che è indecente se dovesse permanere un minuto di più nell'incarico di sottosegretario. Un uomo senza niente nel proprio curriculum che e' sottosegretario per grazia ricevuta, che si permette di esprimere parole cosi' offensive da omofobo, bigotto quale egli finge di essere. Dovrebbe essere cacciato dal governo - ha concluso - per ragioni di decoro pubblico".

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