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Monti-Bersani scontro tra comari:"Via i partiti dalle banche""Banchieri via dai partiti"

Bersani e Monti

Pier e il Prof ai ferri corti sullo scandalo senese. Lite vera o strategia per focalizzare il confronto elettorale?

Ignazio Stagno
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  Un tempo lo chiamavano inciucio. Si amavano. Ora si odiano. O almeno così sembra. Mps fa litigare Mario Monti e Pier Luigi Bersani. Il Prof va all'attacco pugnalando il leader Pd:  "Via i partiti dalle banche", dice il Prof. Subito dopo gli risponde un Bersani inviperito: "Via i banchieri dai partiti". E il battibecco va avanti sui social network. "Sono stato accusato di presiedere un governo di banchieri, io che ho vietato le presenze incrociate nei cda di banche e compagnie assicurative concorrenti: un passo concreto per arginare la commistione politica-finanza, che ho già definito una brutta bestia", scrive Monti su facebook. Ma il Pd  attacca ancora il Prof: "Monti non ci deve insegnare niente in tema di moralità in economia. La norma del Salva Italia, che abbiamo sostenuto e votato, che vieta le presenze incrociate nei consigli di amministrazione di banche e assicurazioni ricalca esattamente la nostra proposta presentata mesi prima come emendamento al decreto del maggio 2011 e bocciata dall'asse Pdl e Lega. Monti spieghi queste cose a Berlusconi e Maroni che con il loro voto hanno ritardato l'entrata in vigore di norme sacrosante" afferma il capogruppo Pd nella commissione Attività produttive, Andrea Lulli. Mentre loro si fanno la guerra, i pm cercano di fare chiarezza su Mps. Così Bersani inizia ad allenarsi per l'attività investigativa. I democratici infatti vorrebbero proporre, una volta al governo, una commissione d'inchiesta sulla finanaza e sui derivati. Ma la domanda è una sola. Di questo passo il Pd ci arriverà a palazzo Chigi? O resterà sulle macerie di piazza del Campo?                              

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