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Enrico Letta contro Matteo Renzi: la sua retorica è metadone

Eliana Giusto
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Matteo Renzi è peggio della droga. L'affondo è di Enrico Letta che ai microfoni di Radio 24 ha aspramente criticato l'operato del presidente del Consiglio, dal tema del lavoro alla legge elettorale. "Renzi racconta un Paese che non c'è? E' una fase in cui la percezione delle cose vale più del reale, aiuta a star meglio?", si chiede Letta: "Io cerco di dare un contributo perché non sia un tempo in cui la percezione conta più della realtà". E quella retorica, continua l'ex premier, "non aiuta a stare meglio: è metadone". Secondo Letta, poi, il Jobs act "è stato un passo avanti, però non sufficiente: c'è bisogno sul lavoro di fare molte altre cose perché oggi il vero problema è la disoccupazione e c'è bisogno di tutelare i lavoratori che hanno perso il lavoro". "Le tutele crescenti", spiega ancora l'ex premier, "non ci sono ancora a sufficienza. Bisogna aggiungere tutele". E sull'Italicum Letta resta in attesa: "Se sarò in Parlamento voterò l'Italicum oppure no? Bisogna vedere come sarà l'Italicum. Lo vedremo. Penso che una legge elettorale approvata a maggioranza stretta in Italia ce n'è stata solo una, è stata il Porcellum, è stato un disastro. Le altre, il Mattarellum e quelle della prima repubblica, sono state approvate a maggioranze larghe perché, come ha detto Renzi stesso, le regole del gioco si fanno tutte insieme. C'è bisogno di una maggioranza larga".

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