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"Ecco il mio voto per Grillo"I grillini e gli scatti nelle urnepubblicati su Facebook

Lucia Esposito
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    Il Movimento 5 Stelle che, grazie al web, è esploso come una bomba sul panorama politico italiano potrebbe essere beffato dallo stesso web. Alcuni militanti, infatti,  hanno fotografato nel chiuso della cabina elettorale la croce sul simbolo del Movimento 5 Stelle, pubblicandola poi su Facebook accompagnata dalla scritta "mandiamoli tutti a casa". Ora rischiano non solo di farsi invalidare il voto ma anche una denuncia penale. La polemica esplode nel pomeriggio di domenica quando sui profili Fb di due persone vicine al movimento di Grillo compaiono altrettante foto che dopo poco vengono rimosse Ma non abbastanza in tempo da evitare che altri utenti dei social network salvino le immagini e le ripostino sui loro profili, scatenando centinaia di commenti. Le foto del voto sono apparse anche su Instagram, social network "fotografico    Il dibattito sui social network  La prima foto è postata da un profilo intestato a Roberto Buri, un attivista 5 stelle della provincia di Bolzano. Si vedono sia la scheda per la Camera che e quella per il Senato, con in evidenza la croce sul M5s. La foto è accompagnata dalla frase "si può?". Immediate le risposte: "in verità no - scrive un utente - potresti incorrere in sanzioni. Lo sai che questo metodo è utilizzato dalla mafia per il voto di scambio?". "Sai che Facebook traccia la localizzazione delle foto? - aggiunge un altro utente . Sa esattamente dove è stata scattata. Risalire a te per una denuncia è un giochetto da ragazzi. Sei un genio".  Il consiglio di Alessandro Pusceddu, che ha come pic del profilo il simbolo del Movimento di Grillo, è chiarissimo: "Conviene rimuovere subito...non facciamoci fregare...stanno aspettando i passi falsi". La foto del voto a 5 stelle viene postata anche dal profilo di Amedeo Sollazzo, in provincia di Bari: anche in questo caso lo scatto riprende sia la scheda per il Senato che quella per la Camera ed è accompagnata dallo slogan lanciato da Grillo venerdì sera dal palco di San Giovanni: "mandiamoli tutti a casaaaaa!!!".  Il punto è che chi fotografa il proprio voto nelle urne portando con sé il telefono cellulare rischia il reato di "voto di scambio". Il rischio è che il voto venga invalidato e che i responsabili siano puniti con l'arresto fino a 6 mesi e con  un'ammenda da 300 a mille euro.  Matita da umettare Non solo la fotografia. Ad agitare la giornata dei grililni di domenica 24 febbraio, anche il panico brogli. E così sul web è partito il tam-tam: umettate la matita, Panico da complettismo. Matteo Dall'Osso, candidato a 5 Stelle per la Camera, sulla sua pagina Facebook propone il suo strambo stratagemma: "Prima del voto bagnatevi la mano con la saliva, umettate la matita e poi votate. Solo così il vostro voto sarà indelebile...M5S e vinciamo noi. Il voto è valido solo se la matita è stata umettata". Poi un'altra sparata: "In ogni modo le inventeranno tutte per annullarci il voto e se fate il segno con la matita in modo leggero poi si cancella". Poi arriva la smentita del consigliere comunale di Bologna, Marco Piazza  che su facebook scrive: "Per avere la certezza assoluta che la matita sia davvero copiativa e il segno effettivamente indelebile, alcuni votanti ciucciano la matita (la bagnano/umettano con la saliva)" - spiega (sempre su Facebook) Piazza - Le matite indelebili (che devono essere usate nei seggi), - aggiunge - se bagnate, lasciano un caratteristico tratto tendente al violaceo con delle piccole sbavature. Ho concreti motivi di ritenere che molti elettori a questo giro faranno questa verifica". Quindi il consiglio: "Attenzione!! le schede macchiate o con segni di riconoscimento sono invalide. Se pertanto vi capitasse di macchiare involontariamente la vostra scheda fatevene dare un'altra".    

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