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Barca avverte Monti: "Non vedi l'ora di andartene? Sono gli italiani a non volerci"

Fabrizio Barca - Coesione sociale e rapporti con il territorio

Sebastiano Solano
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di Sebastiano Solano Non bastano la tessera del partito e un documento programmatico per poter aspirare alla segreteria del Pd. Fabrizio Barca deve prima lavare un onta gigantesca, difficile da smacchiare persino per Pierluigi Bersani, che su Barca ha espresso, sovente, giudizi lusinghieri. E non parliamo della sua "malattia comunista", anche se sarebbe auspicabile.  L'onta del governo tecnico - Ma di quella, molto più recente e ancora fresca del governo tecnico, di cui Barca è ancora ministro della Coesione territoriale. L'appoggio ad oltranza al governo dei professori è stato infatti uno dei motivi del magro bottino elettorale del Pd alle ultime elezioni, nonché dell'exploit del M5s. Tartassati dalle tasse, umiliati con la riforma delle pensioni, indignati per la spocchia e l'aria di supponenza dei tecnici, gli italiani hanno dato una sonora sbrla ai partiti, premiando il M5s. Il parricidio - Una ferita ancora sanguinante, insomma, difficile da rimarginare, di cui gli italiani si ricorderanno a lungo. Così, proprio oggi, venerdì 12 aprile, il ministro tecnico intervenendo a Zapping, trasmissione radiofonica in onda su Radio Uno, ha consumato il parricidio: "Monti dice che non vede l'ora di chiuderla con questo governo? Forse sono gli italiani a volerci fuori...". Una forma dubitativa che però non lascia dubbi ad interpretazioni: Barca ha preso le distanze, in maniera definitiva, da Mario Monti e dal suo governo, mettendo così a segno un altro colpo, il terzo in 24 ore, nella corsa alla segreteria del Pd.  Il guanto di sfida - Forse non basterà questo per entrare nei cuori degli italiani e degli elettori delusi del Pd. E non aiuterà il phamplet presentato oggi, che ha il forte tanfo di un passato che gli italiani vorrebbero aver dimenticato per sempre, quello di una sinistra ideologica, giustizialista e statalista che, fondamentalmente, nonostante i cambi di nome e di logo, è sempre rimasta la stessa. Una cosa però è certa: Fabrizio Barca fa sul serio. Renzi è avvisato.

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