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Prodi ora vede il Colle più vicinoE parla di "macchina del fango"

Romano Prodi

Mortadella nella rosa scelta anche dai grillini: la strada verso il Quirinale è spianata. E così dununcia gli "attacchi della stampa. Mettono in disccusione il curriculum"

Andrea Tempestini
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Il conto alla rovescia è cominciato, la corsa al Colle entra nel vivo e  Romano Prodi comincia davvero a crederci. Il traguardo è ad un passo e non ci possono essere errori, ne' si possono tollerare le pur minime macchie. I nervi appaiono scossi, e non sarebbe strano. Anche se pubblicamente le smentite o i no comment seguono, passo dopo passo, i segnali e le voci che danno Prodi in pole position. Anche la scelta del suo nome nella rosa dei candidati dei grillini non è fatto da saltare a piè pari. Il Professore dichiara di non «sapere nulla» della sua possibile candidatura al Quirinale, che lui resta «semplicemente a guardare».  Però si adombra alquanto con il Foglio, come spiega lo stesso quotidiano che ha voluto indagare su una presunta «incongruenza» sul profilo accademico statunitense di Prodi.    E Sandra Zampa, deputata del Pd e portavoce del Professore, su Facebook denuncia la «macchina del fango» che già si sarebbe messa in moto contro l'ex premier, da parte dei «giornali e le televisioni che fanno capo al Cavaliere». Gli attacchi a Prodi, spiega l'addetta stampa, «si sono intensificati con l'avvicinarsi della data per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Il metodo è il solito: sparare il fango e accendere il ventilatore».  Si è arrivati al punto,  denuncia la deputata, di «mettere in discussione il curriculum di studi del Professore, regolarmente pubblicato sul suo sito senza una sbavatura. Prodi può vantare anche 36 lauree honoris causa, alcune delle quali presso atenei prestigiosi come la Oxford University. E cosa si fa? Si mandano giornalisti a sfruculiare alla London School e alla Brown University». Il riferimento è appunto al Foglio, dove ieri si dava conto di come sul sito del Watson Institute e della Brown University, nella lunga nota biografica dedicata a Prodi si facesse riferimento a due lauree e un dottorato in Economia alla London School of Economics. Sul sito personale del Professore, invece, c'è una sola laurea e nessun dottorato. Ciliegina sulla torta, a verifica ancora in corso in redazione arriva una telefonata da parte del diretto interessato, definita dal quotidiano «fin troppo piccata». Anzi, secondo il Foglio, l'ex premier è stato  «spicciativo, sgarbato e una punta intimidatorio». Intanto Prodi ieri si è dedicato alla presentazione di un libro a Lucca e gli è toccato in sorte di fare qualche prova tecnica nel ruolo di futuro capo dello Stato. Arriva un conoscente che lo saluta, a voce alta, dicendo: «Benvenuto a Lucca, futuro presidente». Prodi sorride, non dice niente e finge di colpire il fan con un giornale arrotolato. Seconda scena. L'ex premier  sta salendo su un'auto, dopo la presentazione del libro, accompagnato dal suo ex ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick. Una signora si avvicina e lo apostrofa così: «Professore, faccia il presidente della Repubblica. Lo dico io, che sono tedesca». Lui sorride e risponde: «Lo dice proprio perché è tedesca». E Flick chiosa: «Meno si dice e meglio è, per scaramanzia».  (c.ma.)

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