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Rodotà non si ritira e rilancia,"Grazie a quelli del Pd che mi votano"Ora è sfida aperta con Napolitano

Stefano Rodotà

Il candidato dei Cinque Stelle e di Sel vuole il Colle. Il bis di Re Giorgio non lo preoccupa. Lui vuole sfidare i democratici e cerca il loro voto. Ora la partita è aperta

Ignazio Stagno
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Stefano Rodotà non si ritira. Anzi rilancia. Lui non vuole uscire di scena e sfida Giorgio Napolitano e il Pd per la corsa al Colle. Dopo la ricandidatura probabile di Re Giorgio, il candidato del Movimento Cinque Stelle e di Sel apre le porte al Pd. L'uscita di scena di Pier Luigi Bersani ha aperto nuovi scenari. E Rodotà ora vuole dalla sua parte i grandi elelttori democratici. "Credo di dovere un ringraziamento sincero ai grandi elettori del Pd che mi stanno votando, riconoscendo in questo modo la mia appartenenza al loro mondo, per altro confermata in ogni momento dagli innumerevoli segnali che mi arrivano dalla base di questo partito", afferma Rodotà. Insomma un abbraccio con quell'area politica che ha fatto la storia di Rodotà e che ora dovrebbe sostenerlo per il Colle. Rodotà dunque lancia apertamente la sfida a Napolitano. Re Giorgio può contare sui voti di Pdl, Scelta Civica e Pd. Spaccare il Pd -  Ma è prorpio sui democratici che Rodotà fa pressing per spaccarli e portare a casa quei 297 voti che gli macano. Il Pd di certo non è così unito. Qualcuno comincia anche a dire che con un pd allo sbando e senza una guida forte dopo l'annucio delle dimisisoni di Bersani, qualcuno non potrebbe garantire i voti per un Napolitano-bis. Quindi quei voti dispersi potrebbero conluire su Rodotà. Bisogna capire quanti tra i democratici accetteranno di votare Re Giorgio. Rodotà intanto incassa l'appoggio senza se e senza ma di Nichi Vendola e del Movimento Cinque Stelle. Tutti i parlamentari del M5S sono usciti dalla Camera dei Deputati per incontrare il gruppo di manifestanti (una trentina) che chiede l'elezione di Stefano Rodota' alla presidenza della Repubblica. Senatori e deputati hanno esposto cartelli con la scritta 'Rodota', perche' no?' invitando i parlamentari del Pd a convergere sulla candidatura del costituzionalista. Si sono poi uniti ai manifestanti scandendo lo slogan 'Ro-do-ta', Ro-do-ta' ''. Un'altra sfida è cominciata. I franchi tiratori ora mettono nel mirino Napolitano. A quel punto per il Pd, se Re Giorgio non dovesse farcela, sarebbe davvero la fine. (I.S.)

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