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Il nuovo partito di Vendola nasce l'8 maggio: punta a rubare voti (e politici) al Pd

Sel non ha votato per Napolitano: "Stiamo con Rodotà, il governissimo una sciagura per l'Italia. Oggi ha vinto Berlusconi". Nichi flirta coi 5 Stelle...

Giulio Bucchi
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  Ricordate Italia bene comune? Slogan superato, visto che quelli che dovevano lavorare insieme si stanno tirando più coltellate di briganti comuni. Pd e Sel sono due ex partiti: il primo disintegrato dal rebus governo prima e dal voto per il Quirinale dopo, con il segretario Pierluigi Bersani e la presidente Rosy Bindi dimissionari dopo l'imboscata a Romano Prodi. Di fronte a questa guerra per bande l'altro polo, Nichi Vendola, sta già pensando si sciogliere Sinistra ecologia e libertà (peraltro uscita con le ossa rotte dal voto politico di febbraio) e raccogliere così i cocci provocati dalla guerra per bande democratica. Campagna acquisti: Pd, Ingroia, M5S - C'è anche la data di nascita del nuovo soggetto di sinistra: l'8 maggio prossimo. "E' aperto ai delusi del Pd", spiega Nichi raggiante. E già inizia la conta dei possibili transfughi: possibile che un bottino lo porti a casa già dopo l'elezione di Napolitano (chi ha votato Rodotà, tra i dem, di fatto sembra fuori dal partito) e naturalmente tra chi non voterà la fiducia all'eventuale futuro governo. Ma occhio anche a chi sta fuori dal Pd: nella nuova "cosa rossa" di Nichi potrebbero entrare anche Antonio Ingroia e i reduci di Rivoluzione civile (trombati eccellenti alle politiche) e, perché no, i grillini più disposti al dialogo (e magari insofferenti verso i toni sempre più da barricate di Grillo dopo l'elezione di Napolitano). "Oggi ha vinto Berlusconi" - Per l'occasione, prima dell'elezione del presidente, il filosofo Vendola rispolverava i vecchi, cari toni anti-Cav: "'Difficile non cogliere che Silvio Berlusconi è il vero vincitore di questa partita perché esce fuori forte l'ipotesi di un governo di larghe intese che noi contrasteremo perché sarà una sciagura per il Paese". Il voto di Sel, dunque, andrà al "grillino" Rodotà e sarà contrario, in futuro, alla fiducia da dare ad un governissimo, già definito "una sciagura per il Paese". Resta il "grandissimo rispetto per il vecchio Napolitano", che, aggiunge Vendola, "ha accolto con grandissima generosità l'invito delle forze politiche a rientrare in campo, in un ruolo di supplenza di fronte all'incapacità dei partiti di rispondere ai loro compiti". Ci proverà il nuovo partito di Vendola, chiamato a rubar voti (e onorevoli) al Pd e a flirtare con il Movimento 5 Stelle.  

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