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Napolitano: "Letta premier, soddisfatto e sereno. Governo larghe intese unica alternativa"

Il presidente spiega la sua scelta: "Il vicesegretario Pd è giovane, ma con grande esperienza in Italia e all'Estero". Ai partiti: "Serve massimo rispetto"

Giulio Bucchi
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"Soddisfazione e serenità": così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha commentato la propria scelta di affidare al vicesegretario Pd Enrico Letta l'incarico di formare il nuovo governo. "Si è aperta la strada alla formazione di un governo e alla sola prospettiva possibile: la larga convergenza di tutte le forze politiche, in entrambe le camere - ha spiegato Napolitano -. Ho scelto in base alle consultazioni di ieri, non sono state poste pregiudiziali sul nome. Letta appartiene a una generazione giovane, secondo gli standard italiani, ma ha già accumulato una grande esperienza nell'attività di governo e nel campo culturale, nazionale e internazionale". Per Napolitano, la nascita del governo è "indispensabile, non ci sono alternative", e per questo confida nella disponibilità dei partiti in Parlamento: "Serve un clima di massimo rispetto reciproco, si riconosco al ruolo di ognuno in un governo di così larga convergenza". L'appello ai media - Il Capo dello Stato chiede anche una "tregua mediatica" nei confronti del presidente incaricato e dell'esecutivo di "larghe intese" che nascerà nelle prossime ore. In un passaggio del suo discorso al termine del colloquio con Enrico Letta, Napolitano ha invotato i mezzi di informazione a dimenticare le vecchie tensioni. Un appello evidentemente rivolto ai giornali di sinistra, che nelle scorse settimane hanno spesso strillato contro lo "spettro" di un governo del Pd assieme al Pdl. Un altro segnale, le parole di Napolitano, che l'era Bersani è definitivamente tramontata.

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