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La "Grilloleaks" si ingrossa:ecco i misteri di Travaglio

Marco Travaglio

Hacker contro il M5S. Assieme ai video hard, sbattuti in rete anche gli arcani di Beppe, di Casaleggio, del fondatore del "Fatto" e dell'ex deputato Idv, Pardi

Andrea Tempestini
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di Matteo Pandini Spuntano anche i nomi di Marco Travaglio e dell'ex parlamentare Francesco Pancho Pardi. Il caso sollevato da Libero s'ingrossa: nelle mail violate a decine di deputati e senatori a cinque stelle (una trentina, secondo l'Espresso) emerge di tutto. Non solo messaggi con Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, foto e video hard, numeri di cellulare e altri dettagli privati. Viene a galla della corrispondenza tra il vicedirettore del Fatto Quotidiano e l'ex parlamentare dell'Italia dei Valori, e tra loro e alcuni esponenti del M5s. A dimostrazione che l'operazione-sputtanamento colpisce a 360 gradi. Non si tratta di conversazioni di rilievo penale e neanche inopportune, ma è gravissimo che siano finite in pasto al popolo di internet. Come ha commentato Laura Boldrini, presidente della Camera: «L'azione di hackeraggio che alcuni pirati informatici avrebbero messo in atto ai danni di rappresentanti del Movimento 5 stelle, violando le loro caselle private di posta elettronica, è gravemente lesiva dei diritti e delle prerogative dei parlamentari». IMMAGINI EROTICHE Ieri Libero aveva ripreso la denuncia del settimanale, con le dichiarazioni di due parlamentari grillini che hanno ammesso l'attacco alla propria casella di posta. Si tratta di Giulia Sarti e Stefano Vignaroli, che all'inizio avevano parlato di «bufala» pensando che nessuno potesse orchestrare un'operazione del genere. Si sono dovuti ricredere. Avevamo aggiunto che tra il materiale rubato alla trentina di parlamentari c'erano anche alcune immagini erotiche. Contattata telefonicamente, la Sarti non ha voluto parlare con Libero. Era comprensibilmente furibonda per la violazione gravissima alla sua privacy, messa in atto da alcuni pirati informatici che si sono definiti «hacker del Pd» e che chiedono a Grillo e Casaleggio di snocciolare i guadagni frutto dell'attività politica, pena la pubblicazione di altro materiale rubato. Ma cosa c'è di tanto scottante nelle mail? Dal punto di vista politico, emerge un movimento tutt'altro che disponibile a mettersi sull'attenti davanti al portavoce genovese e al guru, anzi. Si chiedono delucidazioni su alcune scelte e si ammettono grandi tensioni, anche a livello locale. E sembra affiorare una certa difficoltà a coordinare le scelte, visto che Grillo e Casaleggio non sono a Roma, non hanno il controllo diretto della situazione e però fanno il bello e il cattivo tempo. Soprattutto sulle scelte economiche e l'individuazione dei collaboratori. Il quadro che se ne ricava è quello di un movimento dove attività politica e rapporti umani si intrecciano, e proprio alcune incompatibilità caratteriali preoccupano alcuni dei «cittadini», che per questo hanno scritto a Beppe e Gianroberto. In altri carteggi, vengono girati dei curricula per segnalare al comico genovese dei professionisti in grado di aiutare i gruppi parlamentari nell'attività legislativa. Ci sono anche comunicati stampa, appunti per delle manifestazioni, note e commenti vari, messaggi con dei giornalisti locali. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo mentre la polizia postale è sulle tracce dei responsabili. In tutto questo, salta su tal Matteo Incerti (nello staff comunicazione del M5s del Senato) che accusa: «Il “democratico” ordine dei   giornalisti (da abolire essendo emanazione del fascismo) non dice   niente delle campagne di fango fascistoide di Libero che violano  apertamente la privacy di giovani parlamentari del M5s?». Ovviamente, non c'è alcuna campagna di fango del nostro quotidiano. Tutt'altro. I grillini sono vittime di un'operazione vergognosa, che noi abbiamo approfondito dopo l'articolo de l'Espresso. Così hanno fatto altri giornali come Il Foglio di Giuliano Ferrara o Linkiesta.it.  IN PASTO A INTERNET Non solo c'è una violazione della vita privata di alcuni parlamentari, ma addirittura ci sono ricadute molto serie sull'attività politica. In un momento particolarmente delicato. Lo stesso Travaglio, contattato da Libero, conferma che il contenuto delle mail che lo riguardano è veritiero. E da ieri mattina sono spuntati nuovi link che permettono di recuperare il materiale, anche se molti messaggi sono illeggibili. Fino al tardo pomeriggio di ieri, Grillo non aveva commentato la vicenda. Di sicuro, quanto successo è di una gravità inaudita. Il caso rischia di ingrossarsi sempre di più.

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