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Letta dalla Merkel: "Sulle coperture decide l'Italia, non do risposte a nessuno"

Il premier inizia a Berlino il suo mini-tour europeo: "Ue determinata sul rigore. Ora faccia lo stesso con la crescita". Poi scherza: "Chiederò consigli ad Angela sulle grandi coalizioni"

Giulio Bucchi
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di Claudio Brigliadori Comincia da Berlino il tour europeo del neopremier Enrico Letta. E non ne vogliano Parigi e Bruxelles, prossime tappe (mercoledì vertici in programma con il presidente François Hollande e quello Ue Herman Van Rompuy, giovedì colazione con Josè Barroso), ma è in Germania che passerà gran parte del futuro dell'Italia. Per questo Letta, davanti alla cancelliera Angela Merkel, cerca di tenere un profilo tra il conciliante, l'ironico e il determinato. "Manterremo gli impegni presi in Europa, il tema delle forme e dei modi con cui troveremo le risorse è un fatto di casa nostra, non ho da spiegarlo a nessuno", spiega in conferenza stampa congiunta con la Merkel. Il nodo che preoccupa Germania e Unione europea è lo stesso che in patria rischia già di far traballare il suo governo: dove si troveranno le risorse (qualcuno parla di 30 miliardi) per coprire gli interventi che dovrebbero "disinnescare" Imu e Iva? "Un'altra Europa" - Letta in questo senso è stato chiaro, già nel discorso davanti a Camera e Senato: di solo risanamento, l'Italia muore. Si tratta ora di convincere i falchi Ue, Merkel in testa: "Per noi l'Europa deve impegnarsi sulle politiche per la crescita. Non solo per il risanamento e il rigore. Altrimenti se è vista solo come rigore cresceranno nelle nostre pubbliche opinioni movimenti poiltici contro l'Europa. Invece la Ue deve riuscire a essere la garanzia che ai nostri figli non lasciamo debiti e gli daremo lavoro". Bastone e carota, si diceva. E infatti Letta è poi tornato sulla "retta via" tanto cara a Angela e Mario Monti: "Non voglio un'Europa che consenta di fare debiti a chi li vuole fare", anche se "ora la determinazione con la quale l'Europa ha costruito le regole deve essere pari a quella per portare avanti politiche per la crescita". "Chiederò consigli alla Merkel" - La Merkel, da padrona di casa, ha fatto buon viso a cattivo gioco. "Ogni Paese deve fare i propri compiti e l'Italia ha già compiuto un pezzo di strada", ha spiegato subito dopo in convenevoli di rito: "Do a Enrico Letta il mio più caldo benvenuto. Ci conosciamo già personalmente, e ci sono molti motivi per rallegrarci di questa collaborazione che inizia. In Europa abbiamo molte sfide da affrontare". La cancelliera ha svicolato quando un giornalista italiano le ha chiesto se si aspettava di ritrovare il "nemico" Silvio Berlusconi nel nuovo governo italiano. E' la grande coalizione, bellezza. E a proposito, Letta si è lasciato andare a una battuta: "Stasera cenerò con Angela Merkel, le chiederò come si guida una grande coalizione e poi vi racconteremo quali consigli mi ha dato".  ico

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