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Intercettazioni, Pdl deposita un testo identico a quello di Alfano

Enrico Costa, capogruppo in commissione Giustizia, propone una legge identica a quella che firmò l'ex Guardasigilli nel 2009

Andrea Tempestini
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Dopo la condanna Mediaset e la richiesta di Ilda Boccassini nel processo Ruby, il Pdl torna all'attacco sulla giustizia. Il fronte è quello delle intercettazioni: il capogruppo degli azzurri in commissione Giustizia, Enrico Costa, ha depositato una proposta di legge identica al testo firmato da Angelino Alfano che mirava a una stretta sullo strumento. Il Pdl, ora, chiede di mettere in cima all'agenda delle priorità il tema delle intercettazioni. La proposta avanzata dagli azzurri, che come detto ricalca per filo e per segno quella avanzata dall'ex Guardasigilli che si arenò alla Camera nell'ottorbe del 2011, è destinata a riaccendere le polemiche nella maggioranza che sostiene il governo di Enrico Letta. Il clima, dopo le sentenze e la manifestazione di Brescia, resta infatti tesissimo.   Verdini nel mirino - Costa, interpellato dall'agenzia Dire, ha spiegato che "il mio testo è identico a quello che era stato presentato dal governo Berlusconi, ed è una scelta politica. Proprio ieri - ha aggiunto -, nell'Ufficio di presidenza della Commissione, ho chiesto che sia data la priorità a quei provvedimenti che erano già stati approvati da una parte del Parlamento, in primis le intercettazioni e la responsabilità civile dei magistrati, in materia di giustizia". Il testo del Pdl è arrivato pressoché in contemporanea alla richiesta inviata alla Giunta per le autorizzazioni della Camera da parte del gip del Tribunale di Roma, Elvira Tamburelli, per autorizzare l'ascolto di conversazioni telefoniche di Denis Verdini (senatore e coordinatore azzurro) e degli ex parlamentari del Pdl Nicola Cosentino e Marcello Dell'Utri nell'ambito dell'inchiesta P3.

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